Il 21.12.2025 il volo WY 144 della Oman Air in partenza dall’aeroporto di Malpensa alle 21.05 è decollato per Mascate, capitale dell’Oman solo dopo che, per ordine del Comandante, è stato sbarcato il carico di armi in stiva.
A tappe forzate, il Governo e i fabbricanti di armi, stanno trasformando la società italiana, fondata su una Carta Costituzionale che prevede il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, pur di rilanciare una vera e propria economia di guerra.
Tant’è che cresce e si rafforza il fronte di chi mira a delegittimare gli istituti internazionali (l’Onu con i suoi organismi e la Corte Penale Internazionale), creati dopo le terribili guerre mondiali dello scorso secolo, nella speranza di evitare che queste si ripetessero nel futuro.
Non a caso sono in molti che agitano oltremodo i pericoli di guerre imminenti, rappresentate come eventi ineludibili, pur di giustificare una corsa forsennata all’incremento degli arsenali di armi, innescando, così, come la storia insegna una vorticosa spirale verso i conflitti bellici e un inasprimento dei tagli alla spesa sociale.
L’obiezione di coscienza è il rifiuto di obbedire a un ordine o a una legge perché in contrasto con profonde convinzioni morali, religiose o etiche. Questo diritto, che attua la libertà di coscienza, ha avuto origine nel rifiuto del servizio militare e si è esteso ad altri ambiti, come quello sanitario, permettendo ai professionisti di astenersi da atti considerati contrari ai propri valori.
E’ bene ricordare, ad esempio, che lo scorso maggio, presso il settore Cargo dell’aeroporto di Malpensa è statO istituito un ufficio dell’aeronautica militare, con lo scopo di “agevolare il transito di materiale bellico”, definendo, nei fatti, corsie privilegiate per il transito delle armi da guerra, al riparo dalle conseguenze degli scioperi organizzati, in particolare dalla stessa Cub Trasporti.
Oltre alle lotte generali in difesa dei salari e delle condizioni di lavoro, la Cub Trasporti intende sostenere sia coloro che non intendono essere coinvolti in alcun modo nel traffico di armi, in particolare verso Paesi in guerra (traffico per altro vietato), sia chi non è d’accordo con la progressiva militarizzazione della nostra società.
La Cub Trasporti, infatti, ritiene necessario ed urgente sostenere chi, per ragioni di coscienza, intende rifiutarsi di prestare servizi diretti che incrementano gli arsenali del nostro e degli altri Paesi, finalizzati a potenziare le macchine belliche.
RITENIAMO CHE OGNI LAVORATORE DEVE ESSERE MESSO IN GRADO DI POTERSI RIFIUTARE DI COLLABORARE AL TRAFFICO DI ARMI: L’OBIEZIONE DI COSCIENZA È UN DIRITTO INALIENABILE, SOPRATTUTTO NEL CONTESTO STORICO E SOCIALE CHE SI STA ATTRAVERSANDO.
23.12.2025 Cub Trasporti
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