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Effetti distorsivi della Legge Fornero

“Draghi non ha mai risposto, scriveremo a nuovo governo”, questo quanto dichiara Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti, che segue da tempo le vicende di Alitalia e la sorte delle migliaia di lavoratori, chi licenziato, chi in cassa integrazione, compresi dipendenti appartenenti alle categorie protette.

Tra ile numerose vicende, quella dei lavoratori che pur avendo ottenuto giudizio favorevole in merito all’illegittimità del licenziamento, ora si vedono chiedere dall’Inps gli ammortizzatori sociali ricevuti, anche per anni. Si tratta di cifre enormi, fino a centomila euro in alcuni casi, che i lavoratori hanno però utilizzato per sopravvivere nel corso degli anni, in attesa dell’iter processuale.
La riforma Fornero infatti, per velocizzare il processo del lavoro, consente al datore di lavoro di risolvere le controversie per licenziamento illegittimo versando al dipendente dodici mensilità ma il corso della giustizia ha tempi ben diversi e, nella pratica, il lavoratore deve attendere anche anni per la sua conclusione.

L’azienda, in questo caso Alitalia, ai lavoratori ha versato solo i contributi effettivi, e non anche gli stipendi come invece presupposto dall’Inps che ora quindi ne chiede la restituzione.

In questo limbo si trovano in molti, sia coloro che sono stati reintegrati, magari in cassa integrazione a zero ore, sia chi nemmeno ha ottenuto il riconoscimento di illegittimità di licenziamento.

Video intervista a due lavoratrici di Alitalia

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