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Ex Alitalia: 2mila dipendenti in Cigs a zero ore, è necessaria una ricollocazione

CUB Trasporti, USB e Associazione Professionale hanno inviato una pec alla Regione Lazio per richiedere un incontro urgente, riguardo il futuro occupazionale di 2mila dipendenti Alitalia Sai in A.S. che sono attualmente in cigs a zero ore, in attesa di una ricollocazione nelle aziende sorte dalla disgregazione di Alitalia Sai in A.S. (ITA, Swissport Italia, Atitech).

Di seguito il contenuto del documento inviato:

[..] Le scriventi sono state informate che il 12.3.2024, presso gli uffici della Regione Lazio, si sono incontrati alcuni rappresentanti della Regione stessa, di Sviluppo Lavoro Italia e di Alitalia Sai in A. S., per aprire un tavolo tecnico “avente ad oggetto la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi di politica attiva da avviare con lo scopo di accompagnare, alla luce delle prossime scadenze, i processi di ricollocazione e reimpiego dei lavoratori di Alitalia Sai in A.S. e di Alitalia Cityliner con l’obiettivo di favorirne il reinserimento anche in altri contesti lavorativi”.

Le scriventi OO.SS. avevano già dichiarato, nei precedenti incontri tenutisi con il Capo Gabinetto Pisano, l’urgenza di intervenire sul ricollocamento del personale del Gruppo AZ SAI in A.S. posto in Cigs a zero ore.
Nel prendere atto dell’iniziativa sopracitata, riteniamo sia indispensabile favorire che tali ricollocamenti si concretizzino nelle società che hanno acquisito i rami di Alitalia Sai: ITA, Swissport Italia e Atitech.

La verifica delle professionalità disponibili non può prescindere dalla prioritaria considerazione dell’appartenenza e provenienza dal settore del Trasporto Aereo, peraltro in continua espansione. E’ altresì necessario che la Regione Lazio si adoperi per garantire la necessaria trasparenza nelle assunzioni effettuate dalle suddette società, applicando criteri oggettivi. A tale proposito le scriventi OO.SS e Associazione Professionale evidenziano l’incongruenza delle assunzioni di personale dal “mercato” anziché dal bacino dei cassaintegrati, cosa che risulta, in alcuni casi, onerosa, se non dannosa, alle casse dello Stato.
Auspichiamo che la Regione Lazio, inoltre, si faccia interprete delle preoccupazioni sulle prospettive industriali delle suddette società.

In ultima analisi le scriventi OO.SS. sin da ora chiedono il prolungamento degli ammortizzatori sociali conservativi per i dipendenti del Gruppo AZ SAI in A.S., dato l’elevato numero di dipendenti attualmente nel bacino.

Roma, 26 marzo 2023

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