ITA: Venerdì 29 settembre è andato in Gazzetta ufficiale il decreto del Governo con cui si tenta di bloccare i ricorsi dei lavoratori Alitalia.
Anche il Presidente Mattarella ha firmato un atto che la Cub ritiene vergognoso e ai limiti dell’incostituzionalità, che prova a mischiare le carte dopo le recenti sentenze a favore dei ricorsi.
LA CUB TRASPORTI RIVOLGE UN APPELLO ALLA MOBILITAZIONE A TUTTI I LAVORATORI, A QUELLI DEL COMPARTO AEREO AEROPORTUALE E INDOTTO, ALLE OO.SS. NON ASSERVITE, ALLE FORZE POLITICHE ANTAGONISTE E DI OPPOSIZIONE: IL GOVERNO HA LASCIATO CADERE LA MASCHERA CALPESTANDO DIRITTI E DEMOCRAZIA PUR DI LASCIARE A CASA MIGLIAIA DI LAVORATORI E SVENDERE UN ASSET STRATEGICO.
Con l’art.6 del Decreto n. 131 del 29.9.2023 (…giorno dello Sciopero Nazionale del Comparto Aereo, Aeroportuale ridotto a 4 ore da un intervento autoritario di Salvini!) il Governo prova a deviare su un binario morto i ricorsi in Tribunale dei lavoratori Alitalia per il mancato trasferimento in ITA.
In pochissime righe, su proposta di Meloni&Co, è stato varato un Decreto Legge, controfirmato da Mattarella, in cui si stabilisce che le cessioni di ramo d’azienda di una società in amministrazione straordinaria possono essere attuate senza trasferire il personale, qualora si effettuino sulla base di decisioni della Commissione europea che escludano la continuità economica fra cedente e cessionario: difficile individuare nella storia della Repubblica italiana una norma così approssimativa, agiuridica, anticostituzionale, inammissibile, illegittima rispetto alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, contraddittoria rispetto allo stesso articolato della legge a cui si riferisce l’interpretazione autentica con cui si tenta di lasciar “scoperti” i lavoratori ricorrenti.
Non bastava che il Governo avesse varato il 10.8.2023 il Decreto Legge 104, approvato dalla maggioranza in Senato il 28.9.2023 e presto alla Camera, peraltro con la fiducia e bocciando qualsiasi emendamento, per tagliare ai lavoratori AZ le prestazioni previste dagli ammortizzatori sociali del comparto e costringerli ad andare, in caso di maturazione dei requisiti, addirittura in pensione anticipata.
Meloni&Co hanno pensato di provare a sparigliare le carte e far piazza pulita dei diritti dei lavoratori Alitalia (…e non solo!) pur di regalare a Lufthansa un’attività, sterilizzata dai debiti e da qualsiasi “obbligo” nei confronti dei lavoratori lasciati a casa nel passaggio delle attività da Alitalia a ITA.
Un precedente pericoloso, eversivo per certi aspetti, che contrasteremo con tutte le nostre forze, a difesa dell’intero mondo del lavoro che Meloni&Co intendono subordinare agli interessi politici ed economici.
La Cub Trasporti, insieme ad altre OO.SS. di base e autonome che hanno animato la vertenza AZ, nei prossimi giorni organizzerà una Conferenza Stampa dei legali che stanno patrocinando i ricorsi nei Tribunali del Lavoro del personale Alitalia: un approfondimento necessario a cui inviteremo giornalisti e politici, rappresentanti istituzionali e tutti coloro che vorranno partecipare a tale evento.
Inoltre, nei prossimi giorni la Cub Trasporti promuoverà, insieme ad altre OO.SS. del settore che da anni si battono in difesa dei lavoratori AZ, una manifestazione invitando a partecipare i lavoratori del settore e di altri comparti, il movimento e i partiti politici antagonisti e di opposizione, i rappresentanti istituzionali nazionali e locali che ritengono di voler e dover schierarsi contro le pratiche messe in atto dal Governo che sta trasformando la vertenza Alitalia in un laboratorio in cui si sperimentano interventi autoritari, pericolosi e che calpestano la democrazia.
Roma, 30 settembre 2023 – Cub Trasporti