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Legge delega sulla non autosufficienza

Il 21 giugno a Milano si è svolto un seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza – L. 33 del 21 marzo 2023 – per la quale sono in discussione i decreti attuativi

Purtroppo  – commenta la segreteria provinciale Cub sanità – assistiamo a ciò che ci preoccupava di più. Il lavoro è in capo al Ministero delle politiche sociali e questo è l’allarme più grande, poiché l’anziano non autosufficiente esce dalla competenza del Ministero della sanità. Con la scusa di voler mettere ordine nella frammentazione attuale dei servizi erogati – ADI= assistenza domiciliare integrata (servizio sanitario); SAD= servizio assistenza domiciliare (sociale ed in capo ai comuni); Assegno di accompagnamento – tali servizi entreranno nello SNAA (Sistema nazionale assistenza anziani) e il CIPA (Comitato interministeriale per le politiche sociali in favore delle persone anziane) avrà il compito di redigere i criteri di valutazione.

In ogni occasione viene evidenziato che non vi sono fondi per finanziare tutto questo. Inoltre non si evidenzia che gli anziani non autosufficienti sono persone malate e spesso affette da pluripatologie pertanto hanno diritto di vedersi riconosciuti i LEA (I livelli essenziali di assistenza indicano l’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale, allo scopo di garantire in condizioni di uniformità, a tutti e su tutto il territorio nazionale, come sancito dal dpcm 29 novembre 2001) e non viene spiegato in che modo sarà attuato il passaggio alle politiche sociali di un diritto in capo al servizio sanitario (salvo restando il periodo di acuzie e le prestazioni derivate).
Inoltre l’assegno di accompagnamento subirà modifiche sostanziali ma fumose, infatti verrà non solo rivisto sulla base dei bisogni bensì anche offerto sotto forma di “servizi”, naturalmente viene anche evidenziato che sarà un cambiamento soggetto a gradualità.Si prevede di favorire l’emersione del “nero” nel settore delle badanti, incentivando le assunzioni regolari da parte delle famiglie grazie alle agevolazioni fiscali e convogliando una parte dall’assegno di accompagnamento (universale) su percorsi di formazione per le lavoratrici/tori del settore.

Salta alla nostra attenzione il completo silenzio sul come reperire i fondi necessari per garantire tutto ciò, al momento il tentativo è rivolto ad agganciare i finanziamenti del PNNR, senza però entrare nel merito.
Al momento per i provvedimenti in fase attuativa si parla anche di reversibilità, in base agli effettivi riscontri nel primo periodo di applicazione verrà valutato se proseguire o modificare le cose, con tutte le incognite del caso sugli sviluppi successivi.”

SCARICA il volantino del CDSA_fronteretro

Qui il programma del seminario di Milano, 21 giugno 2023

 

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