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Lettera aperta sulle misure inerenti il lavoro

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio
Ai Ministri del Governo
Ai Presidenti di Camera e Senato
Ai Capigruppo dei Partiti

Con la presente vogliamo sottoporvi alcuni interventi necessari per superare le incongruenze contenute nei decreti del 18 marzo e nel ‘Decreto Rilancio’, in particolare per quanto riguarda la tutela dei lavoratori.

Cassa integrazione: Nell’emergenza il governo ha deciso di sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti utilizzando diversi strumenti esistenti, da rendere disponibili con successivi decreti. Alla luce dell’esperienza fatta sarebbe stato più utile servirsi di uno strumento unico, Covid19, con un’unica normativa per renderlo rapidamente fruibile fissando ampi termini di efficacia.

Sulla durata: Nel decreto di marzo sono state programmate 9 settimane, di cui usufruire nel periodo da febbraio ad agosto. Con il decreto rilancio sono state aggiunte altre 5 settimane di cui usufruire sempre entro agosto e ulteriori 4 di cui usufruire tra settembre e ottobre per un totale di 18 settimane.
Se le aziende hanno usato la cig a partire dal 23 febbraio, con le 5 settimane aggiunte arrivano al 31 maggio e per i mesi di giugno, luglio e agosto non c’è più possibilità di usare la Cig per Covid-19 in quanto delle ulteriori 4 settimane si potrà usufruire da settembre.
La Cub propone che per tutti, compresi tutti gli stagionali del turismo, si fissi l’uso della cig fino a fine ottobre per garantire un reddito ai lavoratori, evitando così di farlo dipendere da successivi decreti; se l’emergenza si supera prima, nessuno potrà farvi ricorso. Quindi non solo uso continuativo delle 18 settimane di cig ma ulteriori settimane fino al termine stabilito.

Sul pagamento: A nostro parere sarebbe stato meglio prevedere per la cig Covid-19 un unico strumento di Cig evitando di utilizzare la Cig in deroga e Fis che per loro natura prevedono procedimenti burocratici molto lunghi. Ad esempio il meccanismo di pagamento della Cig in deroga previsto nel decreto rilancio stabilisce che la stessa sia pagata al più presto alla fine del mese successivo dell’inizio della cig, tempi comunque troppo lunghi per i lavoratori.
La Cub propone che il datore di lavoro richieda contemporaneamente all’Inps il pagamento diretto delle ore per ogni lavoratore e all’ente cui fa carico la prestazione per controllo.

Sul prolungamento della Naspi: Il decreto rilancio prevede il prolungamento della Naspi di due mesi solo per quante siano scadute tra il 1 febbraio e il 30 aprile. Questo lascia per strada tutti coloro ai quali la Naspi scadrà da maggio in avanti, in quanto difficilmente nei prossimi mesi si apriranno molte prospettive di lavoro.
La Cub propone che il prolungamento della Naspi sia esteso a tutto ottobre.

Sul blocco dei licenziamenti: Il decreto di marzo prevedeva il blocco dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e le procedure di licenziamenti collettivi per due mesi a partire dal 18 marzo, prolungato poi di altri tre mesi (fino al 18 agosto) con il decreto rilancio. È successo che molte piccole aziende hanno aggirato il decreto licenziando individualmente i lavoratori per cessazione di attività.
La Cub propone che la sospensione dei licenziamenti sia estesa a tutti i tipi di licenziamento, compresi quelli per cessazione di attività, prevedendo l’uso della Cig per Covid-19 fino a fine ottobre.

Sull’utilizzo dei congedi per i figli: Il decreto rilancio prevede il raddoppio dei congedi da 15 a 30 giorni da utilizzare entro il 30 settembre.
Da fine febbraio a settembre, data di apertura delle scuole, trascorrono sei mesi mentre il congedo previsto ne copre solo uno.
La Cub propone che i congedi possano essere usati fino all’apertura delle scuole per tutti i lavoratori che prestino attività.

Sul reddito di emergenza e sull’indennità per colf e badanti: L’introduzione del reddito di emergenza per coloro che non hanno altri redditi e l’indennità per colf e badanti presentano una vistosa pecca in quanto durano per soli due mesi, aprile e maggio.
La Cub propone anche per questa fattispecie di lavoratori la copertura a tutto ottobre.

Su tutti gli aspetti che abbiamo indicato chiediamo si provveda a una correzione prima dell’emanazione del decreto.

Milano 13 maggio 2020

Il Segretario Nazionale CUB Marcelo Amendola

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