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Manifestazione per il diritto alla casa e alla città

“Città pubblica e case per tutti”, questo lo slogan che accompagna la chiamata a partecipare alla manifestazione di giovedì 3 luglio a Milano – a partire dalle 18:30 in corso Lodi– indetta da Unione Inquilini Milano e Nord Milano, CUB Milano, Sicet Milano, SUNIA, ASIA USB Lombardia, Ci Siamo – Rete Solidale, T28, Panetteria Occupata, Lume Occupato, Off Topic Lab, CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi , Chiediamo Casa, Abitare in Via Padova, Arci Lato B, Mutuo Soccorso Milano, CSA Lambretta, SOS Fornace , Rete della Conoscenza Milano, Udu Milano, Ma Quale Casa Milano, Centro d’Ascolto Parrocchie San Luigi Gonzaga e Ognissanti, Associazione Baia del re, Partito Rifondazione Comunista Milano, Potere al Popolo Milano, Possibile Milano, Alleanza Verdi Sinistra Milano, Movimento 5 Stelle Milano, San Siro Città Pubblica, Comitato Bindellina, Comitato Inquilini Torri Via Saponaro, Comitato Inquilini Molise Calvairate Ponti , Rete per il diritto all’abitare Municipio 4, Rete per il diritto all’abitare Municipi 6 e 7, FGC – Fronte della Gioventù Comunista, AttivaMi, Associazione Laboratorio di Quartiere Giambellino – Lorenteggio, Partito Comunista Italiano, Diem 25 Milano, Assemblea di Lotta per la Sanatoria.

STOP al CARO AFFITTI, SFRATTI, SGOMBERI E SPECULAZIONE IMMOBILIARE.

PER UN TETTO AGLI AFFITTI E PIÙ CASE POPOLARI, SOLUZIONI ALL’EMERGENZA ABITATIVA, LA DIFESA DEI QUARTIERI E DELLA CITTÀ PUBBLICA, UNA CITTÀ DOVE SIA GARANTITO A TUTT* IL DIRITTO ALL’ABITARE.

  • UN TETTO AGLI AFFITTI PRIVATI: nella Città Metropolitana di Milano trovare una casa in affitto a costi sopportabili è diventato impossibile per la maggior parte delle persone. Stop alle privatizzazioni e al conferimento a fondi immobiliari delle case di enti con partecipazione pubblica come il Pio Albergo Trivulzio. Fermare la bolla degli affitti, gonfiata dalla rendita fondiaria, dagli affitti brevi e dalla speculazione, che ormai investe ogni territorio. Bisogna modificare la Legge 431 che ha liberalizzato gli affitti e limitare fortemente gli affitti brevi. Serve anche un provvedimento per l’utilizzo del patrimonio privato sfitto, anche requisendolo, per famiglie e persone in attesa di case popolari.
  • RISPOSTE IMMEDIATE ALL’EMERGENZA ABITATIVA: Stato, Regione e Comuni non danno risposte ai tanti che hanno bisogno di un alloggio a partire dalle migliaia di persone in attesa di una casa popolare; le famiglie sfrattate vengono lasciate sulla strada o separate e accolte in strutture non dignitose, spesso in condivisione. Migliaia di famiglie in precarietà abitativa restano “invisibili” e sono anche private del diritto alla residenza anagrafica. Stop sfratti e sgomberi e regolarizzazione degli occupanti in stato di necessità; aumentare le assegnazioni di case popolari modificando le normative discriminatorie previste dalla Legge Regionale 16. Serve anche un sistema di tutele e risposte pubbliche per le famiglie sotto sfratto o senza casa. È necessaria la modifica delle normative per consentire a tutti di ottenere la residenza anagrafica nel luogo in cui abitano.
  • DIFENDERE I QUARTIERI POPOLARI: Interi quartieri di ALER e Comune di Milano sono abbandonati e oltre 15.000 case lasciate vuote, mentre il patrimonio pubblico è costantemente ridotto e gli alloggi vengono destinati a usi più redditizi. Stop a tutte le vendite e valorizzazioni delle case popolari in tutti i comuni della Città Metropolitana di Milano; ripristinare il finanziamento pubblico per assegnare tutti gli alloggi sfitti e riqualificare i quartieri popolari abbandonati al degrado. Aler e MM devono garantire le manutenzioni ordinarie, servizi efficienti e condizioni di vita dignitose per gli inquilini.
  • DIFENDERE LA CITTÀ PUBBLICA: Milano e la sua area metropolitana stanno diventando territori per ricchi, per eventi, per turisti, dove tutto viene privatizzato e dove non c’è posto per migliaia di persone che non possono permettersi i costi del vivere e dell’abitare. Vogliamo verde pubblico, servizi pubblici, impianti sportivi pubblici. Difendiamo gli spazi sociali liberati, dalle logiche della speculazione, e le esperienze di autorganizzazione che, dal basso, rispondono ai bisogni reali delle persone in
    emergenza.
  • FERMARE LE SPECULAZIONI IMMOBILIARI: Le politiche pubbliche di Comune e Regione hanno favorito la speculazione immobiliare con importanti vantaggi economici per i grandi operatori, piegando ai loro interessi le norme urbanistiche e favorendo la rendita fondiaria con il modello di sviluppo della città di Milano. È necessario modificare il Piano di Governo del Territorio e le norme urbanistiche delle convenzioni prevedendo quote obbligatorie di case popolari, più verde e maggiori oneri per i costruttori. In particolare, chiediamo l’annullamento dell’Accordo relativo allo Scalo Romana (che definisce quello che verrà realizzato dopo le Olimpiadi): vogliamo la riconversione del Villaggio Olimpico in un nuovo quartiere di alloggi popolari per far ritornare l’area alla sua vocazione pubblica.
  • BASTA SPECULAZIONI SULLA PELLE DEGLI STUDENTI: A Milano e nei comuni dell’hinterland anche gli studenti vengono espulsi dal caro-affitti. Lo spostamento delle facoltà scientifiche a MIND non deve alimentare la speculazione immobiliare legata alle forme di “studentato diffuso” (la trasformazione di appartamenti in alloggi temporanei per studenti), che scarica sui più giovani i costi della rendita e dell’assenza di politiche pubbliche per l’abitare. L’università deve essere un diritto, non un privilegio per pochi o un affare per i proprietari. Stop agli affitti folli per le stanze, stop al business dei posti letto. Chiediamo studentati a prezzi calmierati per studenti fuori sede rivolti a chi non può sopportare i costi del libero mercato.

Uniamo le lotte: dalle periferie ai centri città, dai quartieri popolari di Milano ai comuni dell’hinterland, costruiamo insieme un movimento plurale per il diritto alla casa
e alla città pubblica. Vogliamo che la pianificazione urbanistica e le risorse pubbliche diano risposte ai bisogni reali delle persone e non siano al servizio degli appetiti di fondi d’investimento, banche e operatori immobiliari.

MILANO: GIOVEDI’ 3 LUGLIO, CON CONCENTRAMENTO ALLE ORE 18 IN PIAZZALE LODI, SI TERRA’ UN CORTEO PER IL DIRITTO ALLA CASA E A PER UNA CITTA’ DIVERSA, A MISURA DELLE PERSONE E NON DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE.

IL CORTEO TOCCHERA’ UNA SERIE DI LUOGHI SIMBOLO ED IN PARTICOLARE I CANTIERI DEL VILLAGGIO OLIMPICO, LA NUOVA OCCUPAZIONE ABITATIVA DI VIA BRENTA, CASA JANNACCI, STRUTTURA DOVE VENGONO OSPITATE IN CONDIZIONI INADEGUATE FAMIGLIE SFRATTATE, SGOMBERATE E SENZA CASA, ALCUNI PALAZZI CHE LE IMMOBILIARI STANNO SVUOTANDO CON SFRATTI PER FINITA LOCAZIONE, L’ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI E QUELLO ALLA RIGENERAZIONE URBANA DEL COMUNE E SI CONCLUDERA’ IN PIAZZA GABRIO ROSA AL CORVETTO, STORICO QUARTIERE POPOLARE CON CENTINAIA DI ALLOGGI ALER SFITTI E ASSEDIATO DALLA GENTRIFICAZIONE.

SI TRATTA DEL PRIMO IMPORTANTE MOMENTO DI RIUNIFICAZIONE DELLE LOTTE, PARTE DI UN PERCORSO CHE SI PENSA DI PROSEGUIRE ANCHE DOPO L’ESTATE CON NUOVE INIZIATIVE E MOMENTI DI RIFLESSIONE E DI COSTRUZIONE DI PIATTAFORMA COMUNI.

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