Mentre la Pubblica Amministrazione cade a pezzi tra privatizzazioni, alto tasso di precarietà e stipendi da fame il nuovo ministro della Pubblica Amministrazione ribadisce a chiare lettere che il dipendente pubblico non può usare i social per commentare neanche lontanamente ciò che succede nei posti di lavoro
Si tratta di una regola che già esisteva, infatti centinaia di lavoratori pubblici sono stati sanzionati e anche licenziati per avere scritto e manifestato il proprio pensiero sui social o attraverso la stampa, anche se questo pensiero esulava da questioni strettamente correlate al proprio posto di lavoro. È il solito disco rotto “caro” Ministro del nuovo Governo Meloni: Nascondere la cenere sotto il tappeto oramai non paga più politicamente perché il tappeto è diventato davvero corto. La pubblica amministrazione ha la necessità urgente di interventi strutturali, di sblocco delle assunzioni, di stabilizzazione dei precari, di aumenti contrattuali di almeno 200 euro netti al mese. Solo così si rilanciano i servizi pubblici altrimenti ci sarà la desertificazione della Pubblica Amministrazione che già da tempo i cittadini stanno quotidianamente toccando con mano.
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