Dal comunicanto congiunto Cub P.I., F.P. Cgil e Uil F.P.L.:
In data 25 gennaio 2024 pensavamo di sottoscrivere l’intesa necessaria e revocare lo sciopero. Davamo per scontato che la parte pubblica avrebbe accettato:
a) di allargare lo smart working al 30% del personale (più i fragili) rivedendo al contempo le attività smartizzabili, come poi avvenuto nel corso del tavolo di confronto;
b) di aprire un tavolo sul regolamento di mobilità per porre fine ad ogni decisione discrezionale dei dirigenti;
c) di arrivare ad un accordo entro febbraio 2024 sulle progressioni verticali in deroga con distribuzione equa delle stesse tra tutti i profili professionali dell’Ente e non destinate a un unico settore;
d) di sottoscrivere l’accordo con i sindacati proponenti lo sciopero; nella giornata del 24 c.m il tavolo tecnico convocato con i vertici del Comando aveva appurato che la sola proposta praticabile per la turnazione della PM fosse quella avanzata già da giorni da Cgil, Cub e Uil riprendendo e aggiornando la proposta sindacale approvata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori dall’assemblea di settore del novembre 2022; in questa sede abbiamo verificato congiuntamente che la bozza di proposta di parte pubblica illustrata dai vertici del Comando alla presenza del dirigente del personale, arrivata solo il 23 pomeriggio, non era conforme sia al contratto nazionale sia all’art 36 della Carta Costituzionale e comunque peggiorativa per il benessere psico-fisico dei lavoratori in quanto prevedeva fino a 13 giorni consecutivi di lavoro, quindi le parti convenivano che l’unica proposta adottabile era quella articolata da Cgil Cub e Uil.
Al termine del tavolo di confronto sul lavoro agile del 25 gennaio c.a. la parte pubblica ha invece:
- rifiutato la firma di un accordo con CGIL UIL e CUB la cui bozza era stata inviata nella serata del 24 gennaio u.s. come richiesto al tavolo tecnico sulla nuova turnazione oraria della PM svolto nel mattino;
- proposto un documento di dichiarazione di intenti a nome della Amministrazione da far sottoscrivere a tutte le organizzazioni sindacali, inclusa la Cisl che si era defilata da settimane dallo stato di agitazione e che non aveva proclamato lo sciopero. Nel documento viene testualmente scritto: “…la nuova turnazione oraria per la PM sarà basata sulla proposta che l’Amministrazione formulerà al tavolo istituzionale entro 7 giorni, tenendo conto delle proposte presentate dalle OOSS con entrata in vigore del nuovo orario di lavoro entro e non oltre il 1 Marzo 2024… omissis”;
È evidente allora che non siano state date rassicurazioni sul fatto che la sola proposta avanzata è stata quella di Cgil, Cub e Uil (oltre a quella di parte pubblica) si vuole prendere tempo magari per inserire una proposta ulteriore forse peggiorativa?! Al contempo la scelta politica della Giunta è stata quella di andare verso una dichiarazione di intenti sottoscritta anche da chi in questi mesi è stata silente e non ha avanzato ad oggi formali e scritte proposte sulla turnazione della PM né sugli altri temi.
Ci sembra evidente che tutti gli sforzi fatti da noi per trovare un’intesa siano stati vanificati dalla volontà politica di non sottoscrivere un accordo con le sigle proponenti lo sciopero e al contempo prendere tempo magari per adottare una turnazione nuova penalizzante per il personale e soprattutto non rispondente alla volontà espressa dalla forza lavoro. Forti di una dichiarazione di intenti che sarà utilizzata contro le OO.SS. Cgil, Cub e UIl per far sembrare la nostra decisione di andare avanti con lo sciopero di sabato 27 gennaio p.v. come strumentale e pretenziosa.
Confermiamo lo sciopero di sabato 27 gennaio p.v. (intera giornata lavorativa) per tutto il personale in servizio del Comune di Pisa con presidio dalla ore 09:00 in Piazza XX Settembre Pisa.
Pisa, 25 gennaio 2024