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Pompei: Flaica cub contesta biglietto nominale

In merito alle dichiarazioni del Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel del 4 Maggio, riguardanti la gestione degli accessi al sito e l’introduzione del biglietto nominativo, il sindacato FLAICA CUB Guide Turistiche, pur capendo la difficoltà, esprime forte dissenso e avanza richieste concrete per una revisione immediata di misure che a suo parere si può ritenere che si siano rivelate inefficaci, di tipo discriminatorio e probabilmente dannose per la fruizione del patrimonio.

1. Biglietto Nominativo: misura inefficace e al limite della vessazione.

Il biglietto nominativo, introdotto con la finalità di contrastare il bagarinaggio, si è rivelato un ostacolo burocratico che penalizza ingiustamente: Famiglie e turisti autonomi, costretti a lunghe code per registrare i nominativi, pur non avendo nulla a che vedere con fenomeni illeciti. Guide turistiche abilitate, professionisti che lavorano nel sito costrette a mettersi in fila con i turisti in 2 dei 3 ingressi al parco (le guide sono a Pompei per lavorare non per una visita di piacere).

Chiediamo l’abolizione del biglietto nominativo per tutti i visitatori individuali e per i gruppi accompagnati da guide turistiche autorizzate, nonché l’eliminazione dell’obbligo di ritiro del biglietto per le guide turistiche.

Se il direttore vuole davvero sconfiggere il bagarinaggio ci sono altri strumenti quali ad esempio la polizia postale che può facilmente intercettare vendite fraudolente attraverso il mercato online. Il bagarinaggio è facilmente intercettabile anche alle biglietterie, basta denunciare e non burocratizzare il sistema biglietti.

2. Affanno della gestione dei flussi

Le attuali modalità di accesso hanno generato: Una corsa all’acquisto online attraverso la piattaforma autorizzata con sovrapprezzo DI 1 EURO A BIGLIETTO. L’acquisto di biglietti on- line è più che raddoppiato. Congestione delle biglietterie fisiche per via di procedure lente e macchinose di dattiloscrittura di nomi (spesso nomi difficili da trascrivere all’alfabeto latino). Tornelli tecnologicamente inadeguati, che spesso faticano a leggere i biglietti dai cellulari causando file prolungate.

Si propone l’immediata revoca del provvedimento e il potenziamento di biglietterie e tornelli.

Attivare accessi riservati ai gruppi organizzati e casse dedicate alle guide turistiche presso tutti e 3 gli ingressi, valorizzando il loro ruolo di gestione dei flussi (ogni guida smaltisce in media 5-35 persone a testa, alleggerendo le file).

3. Numero massimo per gruppo guida:

Paradossalmente il direttore parla di tutela del sito quando ha poi aumentato il numero di turisti che una guida può portare da 30 a 35. L’opposto della “best practice” di altre realtà colpite dall’overtourism dove si impostano regole di tutela dei siti/ luoghi altamente affollati. Si pensi a realtà quali il Museo di Capodimonte o Venezia (max 25 persone a guida o il Vaticano o La Reggia di Caserta max 20 a guida).

Si ripristini almeno il limite di 30 visitatori per guida se davvero il direttore vuole salvaguardare il sito.

4. Deroghe:

Si richiede l’esclusione dei gruppi guidati dal conteggio del tetto massimo di ingressi giornalieri, in quanto le guide contribuiscono attivamente alla gestione e distribuzione dei visitatori nel sito.

5. Il tetto massimo giornaliero è una falsa soluzione

Il limite di 20.000 ingressi al giorno ripartiti in 2 turni (15000 al mattino e 5000 al pomeriggio) ha generato: Picchi ingestibili di presenze mattutine o del primissimo pomeriggio con desertificazione del sito in altri momenti. Si fanno scelte su dati statistici assoluti ma i flussi a Pompei vanno valutati caso per caso. Si anticipi piuttosto l’apertura del sito alle 8 del mattino.

Lunghe code di persone sulla viabilità pubblica, con rischi per la sicurezza dei turisti e alte temperature che si prospettano per questa estate rischiano di mettere a rischio l’incolumità delle persone.

Imporre un numero fisso non è la risposta: la tutela del sito non si garantisce con limiti giornalieri imposti in modo arbitrario ma attraverso una strategia calibrata.

6. Domeniche gratuite: il Direttore eserciti i poteri speciali dell’autonomia di Pompei per diversificare i giorni di gratuità.

Una sola domenica gratuita in primavera o autunno può provocare un impatto negativo sul sito pari a un’intera stagione turistica, senza apportare alcun beneficio economico utile alla manutenzione del sito

Proponiamo:

-L’abolizione delle domeniche gratuite nei mesi di maggiore afflusso.

-La redistribuzione delle iniziative di accesso gratuito nei mesi di bassa stagione, favorendo la destagionalizzazione e una fruizione più sostenibile.

La Direzione Autonoma di Pompei ha gli strumenti normativi per attuare queste scelte con responsabilità e visione strategica.

Amendola Marcelo, Segretario Nazionale, FLAICA UNITI CUB

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