Leggendo su “l’Adige” di oggi la sintesi del rapporto annuale di Franco Ischia (CGIL) sullo stato di salute dell’industria trentina, non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni:
Se nel 2023 la redditività di 95 aziende trentine su 106 è aumentata senza un aumento proporzionale negli investimenti, questo significa una cosa sola: è aumentato lo sfruttamento dei lavoratori. Il che può avvenire soltanto in due modi: o estendendo il numero di ore lavorate, o intensificando i ritmi di lavoro. Se, a parità di salario, la redditività dell’azienda aumenta, vuole dire che i lavoratori producono di più: eccola qui una “verità scientifica”.
Se non si parte da questo, cosa vanno a dire CGIL, CISL e UIL alle aziende e all’assessore Spinelli?
Facciamo un esempio di stringente attualità: la vertenza tra gli operai e l’azienda Vetri Speciali. Sul ricatto vero e proprio di mantenere, nel trasferimento della produzione da Pergine a Gardolo, lo stesso numero di operai solo a condizione che questi ultimi accettino perdite salariali e un peggioramento del contratto collettivo, CGIL, CISL e UIL non hanno nulla da dire? Se la redditività della Vetri Speciali (che ha beneficiato negli anni di quei fondi provinciali tanto richiesti) è aumentata; se tra Pergine e Gardolo (10 km) non c’è alcuna differenza di “ecosistema produttivo”, perché mai i lavoratori dovrebbero accettare condizioni peggiorative per scongiurare il ricatto del licenziamento?
A cosa servono le analisi dell’industria trentina se non se ne trae alcuna conseguenza logica e pratica? La risposta non va data certo alla CUB, bensì agli operai della Vetri Speciali e alle loro famiglie.
Cub Trento, 8 novembre 2024
“Delladio: Innovazione e ricerca, così riparte il Trentino”, L’Adige, 6 novembre 2024
Industria trentina verso la crisi; Cgil: “In arrivo la tempesta perfetta”, servizio TGR Trentino Economia e finanza, 7 novembre 2024
Buongiorno Regione, Rainews – Redazione Trento – 8 novembre 2024 (dal minuto 6:40)