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Rinnovo CCNL Vetro 2023/25: ai lavoratori solo le briciole

Un contratto nazionale utile solo ai firmatari mentre ai lavoratori solo le briciole: tra tre anni saremo più poveri di oggi!

Il 10 febbraio i sindacati firmatari hanno raggiunto la nuova ipotesi di accordo contrattuale, come parte economica, per il CCNL settore vetro cavo che dovrebbe essere sottoposta nei prossimi giorni nelle assemblee dei lavoratori.

Stiamo parlando di un «aumento» di 153 euro lordi al livello D1 (i livelli inferiori prenderanno ancora meno!). Gli aumenti verranno erogati in tre tranche in un arco temporale di tre anni. Per la vacanza contrattuale del contratto, scaduto a dicembre 2022, verrà erogata una tantum la cifra di 122 euro lordi: ipotizzando la certezza dell’approvazione dei lavoratori, anche questo fa capire quanto conti la voce degli operai nelle assemblee (di fatto hanno già deciso tutto!).

Da marzo 2023 vedrà aumentata la paga base contrattuale di 61 euro lordi, pari a un aumento del 3,23% di fronte a un’inflazione nel 2022 superiore al 7.8%: in conclusione meno del 50% della perdita di potere di acquisto che si è avuta nel 2022. In pratica facendo i calcoli si ha un aumento netto di 41,4 euro netti al mese per il 2023, l’inflazione attesa per i beni alimentari espressa dal governo si attesta tra il 4% e il 5% nel 2023, perciò riducendo in modo reale la possibilità di coprire i costi che si aggiungeranno durante l’anno in corso.

Iscrizione obbligatoria al fondo sanitario (FASIE) da parte dell’azienda, 14 euro al mese per lavoratore versati direttamente dal datore di lavoro

In questo modo il lavoratore per la sua salute sarebbe dirottato sempre di più verso  una sanità privata a discapito del servizio pubblico universale, per tutti.

  1. riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario al fine di conciliare i tempi vita/lavoro e contrastare la disoccupazione;
  2. limitazione dei tempi di esposizione dei lavoratori dei reparti più esposti a rischio di temperature, olii, nebbie, fumi, campi magnetici, acetilene, polveri sottili e di vetro, rumore, vibrazioni;
  3. appalti e subappalti: iniziare un processo di reinternalizzazione e impedire esternalizzazioni di parti del processo produttivo, utili solo per i padroni a risparmiare sugli stipendi dei lavoratori;
  4. democrazia sindacale: elezioni sindacali dei lavoratori libere dai ricatti padronali e realmente democratiche, non come delinea l’accordo di rappresentanza del 10 gennaio 2014;
  5. abolizione del welfare aziendale su cui non vengono pagate le pensioni e la sanità della classe lavoratrice;
  6. aumento di almeno 300 euro al livello più basso in un’unica tranche da erogare subito.

marzo 2023

Associazione Lavoratrici e Lavoratori Chimici-Affini

Confederazione Unitaria di Base

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