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Place de la Discorde

L’EUROPA CHE DICE NO COMINCIA DALLA FRANCIA

L’interesse per il ciclo di lotte che da tempo si è sviluppato in Francia e che attualmente prosegue non è certo per noi una forma di imbelle tifo per le lotte “altrui”.

È, al contrario, l’attenzione ad una mobilitazione che è immediatamente nostra, a una manifestazione della combattività della nostra classe come classe, per sua natura, internazionale e l’occasione per trarre insegnamenti utili alla nostra azione.D’altro canto, in questi giorni, lotte importanti si stanno sviluppando in Gran Bretagna, in Germania, nell’assieme del nostro continente nonché in molti paesi extraeuropei.

L’opposizione al peggioramento del regime previdenziale vede coinvolti vasti settori dei lavoratori e delle lavoratrici che portano nel conflitto l’assieme delle contraddizioni che caratterizzano la condizione dei lavoratori salariati dalla lotta, appunto, per il salario sino alla situazione ambientale.

D’altro canto, la reazione dell’apparato statale alle mobilitazioni in corso disvela la natura reale delle relazioni fra le classi e della funzione dello stesso stato come monopolio della violenza.

La solidarietà classista ed internazionalista che ci vede al fianco dei lavoratori francesi ci pone il compito immediato di diffondere la conoscenza di quanto avviene grazie alla testimonianza diretta di compagne e compagni che animano le lotte, in particolare i nostri compagni e le nostre compagne del sindacato di base Union Syndicale Solidaires che, insieme alla CUB ed ad altri sindacati di base, costituisce la Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta e, soprattutto, di operare per lo sviluppo del conflitto di classe in Italia.

Si tratta, come sempre, di unire teoria ed azione nella prospettiva di un cambiamento sociale radicale a partire dall’autorganizzazione e dall’azione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori.

 
 
 
 
 

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