RINNOVO CONTRATTO TLC: “PIRATI SI IMPOSSESSANO DEL CONTRATTO PERSO NEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE SINDACALI”
Lo scorso 11 novembre è stata sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del CCNL del Settore Telecomunicazioni, scaduto il 31 dicembre 2022: Un contratto di cui solo questa mattina abbiamo potuto verificare direttamente nella versione ufficiale, commenta Simone Vivoli, segretario nazionale Flmu Cub.
Un contratto che prevede aumenti salariali da gennaio 2026 a dicembre 2028. Niente una tantum e niente arretrati per gli anni dal 2023 al 2025. Con un aumento di 298 euro al livello medio per 6 anni.
“In pratica, si salta un intero rinnovo contrattuale – afferma la FLMU-CUB – la vacanza contrattuale va in vacanza per sempre! Una mancanza molto pesante, in quanto riferita a un periodo con altissima inflazione, rispetto al quale sarebbero dovuti oltre 5.000 euro!”
“Inoltre, gli aumenti previsti sono spalmati in modo che 98 euro saranno erogati solo l’ultimo mese del 2028, di fatto – prosegue la FLMU-CUB – si tratta quindi di
appena 200 euro in 6 anni!”.
“Ma non per tutti: i lavoratori delle aziende di call center percepiranno 10 euro in meno di aumento, con una diluizione ancora maggiore degli incrementi salariali – dichiara la FLMU-CUB – in questo modo, alla fine dei prossimi 3 anni questi lavoratori, a parità di livello, percepiranno ben 2.500 euro in meno!”.
“Inoltre, sempre per i lavoratori dei call center, pare sia stata predisposta una normativa a sé stante con – ad esempio – deroghe in flessibilità circa la possibilità lasciata alle aziende di introdurre orari multi periodali e spezzati per il lavoratori Part Time, che sono la stragrande maggioranza.”
“In pratica 2 lavoratori a parità di livello e di mansioni avranno trattamenti retributivi e normativi completamente diversi, ci saranno lavoratori di serie A e di serie B nello stesso contratto – sottolinea la CUB – di fatto è stato creato un CONTRATTO PIRATA dentro il contratto delle TLC: un fatto gravissimo!”.
“Da un lato quindi CGIL CISL UIL urlano ai 4 venti che c’è l’emergenza salariale, che occorre contrastare il dumping salariale e combattere i CONTRATTI PIRATA, dall’altra – attacca la FLMU-CUB – saltano a piè pari interi cicli contrattuali e creano dei sotto contratti che non sono altro che CONTRATTI PIRATA FATTI IN CASA!”.
“Invitiamo i lavoratori a manifestare il loro dissenso nelle assemblee, respingendo questa provocazione contrattuale, sostenendo la ripresa di serie trattative con iniziative di mobilitazione adeguate a partire dalla partecipazione allo Sciopero Generale del 28 novembre, che ha come tema principale la tutela dei salari – conclude la FLMU-CUB – ricordando che il settore fattura ben 27 Miliardi di euro all’anno, di cui solo 7 sono reinvestiti! Dove e a chi vanno gli altri 20?”
Firenze, 18 novembre 2025
Per informazioni 3316019879 FLMU-CUB
Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – Confederazione Unitaria di Base
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