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Roma: servono più case popolari

Il Consiglio comunale di Roma, già a partire dal luglio scorso, aveva evidenziato la necessità di costituire un ‘Osservatorio Casa’, come parte integrante dell’approvato Piano strategico per l’abitare.
“Nel frattempo è possibile comunque reperire dati certi e aggiornati – riferisce Massimo Pasquini, Attivista per il diritto alla casa, Responsabile Centro Studi e Ricerche di Unione Inquilini – per esempio l’’Osservatorio Casa’ curato dall’architetto Puccini.
Tra i dati più interessanti quelli che riguardano l’analisi del sistema di accesso alle graduatorie per ottenere una casa popolare, che fotografa la situazione vigente a Roma.

L’analisi della graduatoria di Roma aggiornata al dicembre 2023 ci dice che: a) il numero di famiglie in attesa per la casa popolare è in continua crescita, si è superata quota 16.600, quindi l’emergenza abitativa aumenta; b) delle famiglie in graduatoria, il 44%, attende casa da 10 anni; c) nelle prime 1.000 posizioni, il 64% di queste occupata da nuclei composti da una persona.
Le famiglie attualmente in graduatoria sono 16.635, un numero in crescita da quando il Bando è stato aperto nel 2012. Ogni aggiornamento annuale ha registrato un incremento degli aventi diritto, di circa un migliaio di posizioni. L’incremento della graduatoria negli anni testimonia come il numero delle case che il Comune assegna annualmente è inferiore al numero delle persone che fanno domanda e ottengono il diritto all’alloggio popolare.
La media delle assegnazioni a Roma è 350 alloggi all’anno, nel 2023 sono stati 405, mentre le domande che pervengono, annualmente, sono più di mille. L’emergenza abitativa, quindi, è destinata a crescere. Si certifica cosi che il numero delle case che Roma assegna annualmente rispetto alla domanda sono mediamente una domanda ogni tre.” (fonte il blog de Il Fatto Quotidiano curato da Pasquini)

“L’analisi prodotta da Puccini – commenta Massimo Pasquini – evidenzia che il vero problema è che, in questo stato di cose, non si capisce come possa il Comune di Roma – nonostante il Piano strategico – affrontare e risolvere il pregresso accumulato delle domande e le criticità evidenziate. Del resto a sei mesi dall’approvazione del Piano strategico per il diritto all’abitare, venerdì 9 febbraio 2024 sindacati inquilini e movimenti si sono dovuti rivolgere al Sindaco Gualtieri in un incontro in Campidoglio, chiedendo una cabina di regia, per i ritardi che si stanno registrando nell’attuazione del Piano strategico. Mentre all’orizzonte la Regione Lazio pensa addirittura a istituire due bandi uno dell’Ater e uno del Comune, non bastavano le criticità di un bando unico e sempre aperto.”

 

 

 

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