2 DICEMBRE: SCIOPERO GENERALE
Anche nelle banche dobbiamo scioperare con il sindacalismo di base per una forte ripresa del potere contrattuale dei lavoratori e delle lavoratrici
Cosa chiediamo:
– Un rinnovo contrattuale rapido con forti aumenti salariali, per recuperare il potere d’acquisto perduto: 500 euro al mese sulla figura media (3A4L con sette scatti di anzianità), pari al 15% di aumento, nel triennio 2023 2025. L’inflazione del solo 2022 è al 12%, mentre gli aumenti del contratto precedente erano il 6% in 4 anni!
– Una scala parametrale 100/150 che faccia salire lo stipendio dei livelli più bassi (al posto di quella attuale che è 100/210).
– Le prime cinque banche italiane hanno realizzato nei primi nove mesi del 2022 quasi 9 miliardi di euro di utile, chiudendo 1.000 sportelli ed eliminando 7.500 posti di lavoro. Chiediamo il rispetto degli accordi con assunzioni di almeno la metà dei colleghi usciti.
– Il totale reintegro dei costi sostenuti dai lavoratori in smart working (energia, connessione, postazione di lavoro), anche tenendo conto della normativa sui fringe benefits, ed il riconoscimento pieno del ticket pasto.
– L’abbassamento delle tasse sugli scaglioni di reddito fino a 40.000 euro lordi, nell’ambito della riduzione del cuneo fiscale: almeno 5 punti percentuali in meno sugli stipendi, anziché favorire gli evasori con la flat tax e i condoni tombali.
– La democrazia sindacale, l’agibilità per tutte le organizzazioni e il diritto dei lavoratori di votare i propri rappresentanti.