La Confederazione Intersindacale sostiene lo Sciopero Generale del 2 dicembre in Italia. Uno sciopero contro la guerra e i suoi effetti sulla classe operaia e per l’aumento dei salari
Lo Sciopero Generale è indetto dalle organizzazioni sindacali di base e militanti in Italia. Secondo loro l’Italia, unico Paese OCSE dove i salari sono più bassi rispetto a 30 anni fa, l’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità e delle bollette di luce e gas, unitamente all’esplosione dell’inflazione ora sopra l’11% (15% per le classi popolari) stanno mettendo milioni di persone al di sotto della soglia di povertà. È in questo contesto che la maggior parte degli aiuti istituzionali va alle grandi imprese piuttosto che agli operai, ai pensionati e ai disoccupati mentre c’è stato un clamoroso aumento delle spese militari. I sindacati di base e militanti che chiedono lo sciopero generale criticano il fatto che, nonostante i limiti della Costituzione italiana e un intervento per promuovere la pace, l’Italia sia stata trascinata nel conflitto in Ucraina, diventando un paese belligerante. Per questo chiedono che il Governo intervenga per far uscire l’Italia dalla guerra, ridurre le disuguaglianze e promuovere la difesa della maggioranza della popolazione. Inoltre, sono state attuate misure antisociali come l’imposta unica, il taglio del cuneo fiscale, l’annullamento del reddito minimo e la riduzione dei servizi pubblici, una controriforma del sistema scolastico e un nuovo taglio alla sanità pubblica. Invece di far pagare chi ha di più, condannano le masse popolari a continuare a pagare per la crisi.
I sindacati organizzatori denunciano che mentre la speculazione impazza e gli extra bonus nel mercato del gas superano i 40 milioni di euro, al popolo viene detto che non ci sono risorse per difendere il reddito e ci si prepara a tagliare gli spazi di libertà. Ecco perché è arrivato il momento di dire basta! L’escalation della guerra e il pericolo imminente dell’uso di armi nucleari tattiche dovrebbero spingere tutti ad agire insieme per un’iniziativa di pace internazionale seria e neutrale. Senza la pace sarà molto difficile uscire da una crisi economica di guerra che pagano, come sempre, le classi povere e meno abbienti di tutta Europa.
Per i sindacati di base e militanti in Italia, lo Sciopero Generale è l’arma fondamentale di cui dispongono i lavoratori per contrastare le politiche economiche antipopolari e per fermare la guerra. Nonostante la legge liberticida in Italia che regola il diritto di sciopero, è possibile per il Paese ottenere il sostegno necessario per fermare la guerra, aumentare i salari, rilanciare la scuola, la sanità, i servizi pubblici e l’assistenza sociale, attraverso un movimento popolare unitario e generalizzato resistenza.
Dalla Confederazione Intersindacale (Stato spagnolo) sosteniamo le rivendicazioni e lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base e combattivo d’Italia.
Leggi qui il comunicato della Confederacion Intersindical in originale