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Taglio al numero delle scuole

Ridurre il numero degli alunni per classe ed eliminare le classi pollaio? Troppo semplice!
Il governo ipotizza di eliminare nei prossimi anni circa il 10% degli istituti scolastici

“Quale sia l’orientamento dell’attuale governo per quel che riguarda la scuola pubblica è assolutamente evidente, si riducono le risorse per la scuola pubblica, si chiude un contratto con “aumenti” retributivi ridicoli tentando di camuffarne la miseria con il pagamento degli arretrati mentre si aumentano i finanziamenti alle scuole private. Sin qui una sostanziale continuità, con alcuni peggioramenti, rispetto a quanto hanno fatto i governi precedenti. Ma all’attuale governo non basta, portando la dimensione minima degli istituti scolastici da 600 a 900 alunni e giustificando la cosa col calo degli alunni si assesta alla scuola pubblica un nuovo colpo.
È facile immaginare quali saranno le ricadute tutte, da valutare ma sicuramente pesanti, sulla qualità del servizio soprattutto negli istituti scolastici con molti plessi, sugli organici, sul numero di alunni per classe mentre non si affronta in alcun modo il decennale e sempre più grave problema della stabilizzazione del personale precario.”
(Per la Cub Scuola Università Ricerca, il Coordinatore Nazionale Cosimo Scarinzi)

Una ragione in più per scioperare venerdì 2 dicembre e per partecipare alla manifestazione unitaria del sindacalismo di base.
A Torino appuntamento alle 10 in Piazza Carlo Felice di fronte alla Stazione di Porta Nuova.

 

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