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Scuola: il mistero della tredicesima emaciata

Molte colleghe e molti colleghi docenti e ATA ci segnalano il fatto che la tredicesima di quest’anno è decisamente più modesta rispetto a quella dell’anno passato.

Vediamo di chiarire cosa è avvenuto o, meglio, non è avvenuto.

Lo scorso Natale tutto il personale della scuola beneficiò di una cifra di circa 1.000 euro medi aggiuntivi rispetto al normale stipendio e alla tredicesima.

Lo si potrebbe considerare come un gentile omaggio certamente gradito dalle lavoratrici e dai lavoratori della scuola considerando qual’è nostra retribuzione ordinaria le accresciute esigenze di spesa in particolare durante le festività.

In realtà, fu una mera anticipazione degli aumenti comunque spettanti al personale per il rinnovo contrattuale 2022-2024.

In pratica, soldi comunque dovuti alle lavoratrici e ai lavoratori ma erogati in occasione delle feste. A pensar male, cosa che si sa è un peccato ma troppo spesso coglie la realtà, si potrebbe immaginare che, visto che nel 2024 ci sono state molte elezioni tra regionali e europee, il governo cercasse di aumentare, costo zero, il proprio consenso.

Infatti quest’anno le tredicesime per docenti e personale ATA saranno molto meno sostanziose rispetto all’anno scorso.

Per non farci mancare nulla non solo non riceveremo nessuna “donazione”, ma non vedremo neanche quanto ci spetta per il rinnovo contrattuale dato che, come al solito, le trattative non sono state neanche avviate nonostante il CCNL sia scaduta da tre anni

Se non ci limitiamo a guardare le trovate propagandistiche del Governo è importante ricordare che con le attuali risorse messe a disposizione dal Governo in Legge di bilancio per il rinnovo contrattuale gli stipendi verrebbero incrementati di appena il 5,78%, meno di un terzo di quanto necessario per garantire il pieno recupero dell’inflazione del triennio che è quasi del 18%.

Non dimentichiamo che gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola italiani sono fra I più bassi in Europa, non facciamoci ingannare dalle promesse e dalle manovre propagandistiche del Governo.

E’, di conseguenza, necessario mobilitarsi per forti aumenti retributivi per recuperare, come minimo, quanto abbiamo perso negli ultimi anni e soprattutto per avere retribuzioni dignitose.

dicembre 2024

CUB SUR

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