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Il 2024 alla Cub

Cari compagni, un altro anno è passato, un anno difficile, tutto in salita però con alcuni risultati positivi soprattutto nella seconda metà dell’anno. Cercherò di ricordare i fatti salienti scusandomi in anticipo per le eventuali dimenticanze.
La nostra organizzazione lentamente si sta riorganizzando e risollevando rispetto alla situazione in cui era negli ultimi anni.
Dopo il congresso di Chianciano abbiamo definito la quota della contribuzione alla Cub Nazionale, misura che dara maggiore stabilità finanziaria alla nostra organizzazione permettendo di attivare quel virtuoso processo di solidarietà interna che permetterà anche alle strutture minori di realizzare i loro obiettivi di crescita


Attuando le deliberazioni congressuali alcune federazioni hanno aderito all’accordo del 10 gennaio 2014 sulle RSU, in particolare la Cub Informazione, la FlaicaUniti Cub, la Cub Tessili: I primi risultati si sono registrati per la Cub Informazione che ha eletto delegati alla Scala, al Piccolo ed in altri teatri, di particolare rilievo il successo ottenuto dalla Flaica che alle elezioni nazionali del contratto dell’Igiene Ambientale ha ottenuto 54 delegati RSU e 6 RLS distribuiti in 6 diverse regioni Piemonte, Lombardia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Partendo dall’assenza di rappresentanza, questo primo risultato consente alla Cub di fare assemblee, poter trattare con le aziende, rappresentare i lavoratori e far crescere l’organizzazione in questi come in altri luoghi di lavoro, in particolare la Flaica ha ottenuto la rappresentanza in 13 aziende da cui era assente. Continuiamo a lavorare per ottenere una legge veramente democratica sulla rappresentanza che manca da quando nel 1995 c’è stato il referendum truffa.

Il convegno organizzato in Senato a febbraio sul salario minimo in occasione del ricorso presentato dalla Cub alla corte europea dei diritti sociali con la partecipazione dei partiti dell’opposizione Movimento 5 Stelle, PD, Avs ha rappresentato un momento importante di iniziativa politica ed organizzativa. Questo ricorso è entrato nella fase dibattimentale dopo che la Corte ha respinto il ricorso del Governo italiano che sosteneva la carenza di rappresentatività della Cub.

Le elezioni della RSU oggi coinvolgono oltre metà della Cub, una parte non è al momento coinvolta, gran parte della Flaica, della logistica ed altri settori. Per l’industria il problema è diverso, le elezioni si fanno dovunque perchè i lavoratori lo chiedono, qui la nostra organizzazione con il tempo potrebbe tornare a giocare un ruolo importante, come era nel nostro passato.

Non dimentichiamo che la Cub è nata dall’industria e che nel 2025 verrà investita da gravi problemi occupazionali nall’automotive ma non solo, un po’ in tutti i comparti.


Quest’anno siamo riusciti a fare anche cose importanti per il nostro futuro come la Formazione, infatti abbiamo tenuto a Milano il primo corso Nazionale di Formazione per futuri dirigenti sindacali durato 8 giornate che ha visto la partecipazione di una ventina di quadri provenienti da diverse regioni, Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia. Questa iniziativa ci ha permesso di registrare molti contributi di docenti delle varie specializzazioni che potremo utilizzare per fare un ulteriore programma di corsi a livello regionale che coinvolgeranno molti altri quadri della Cub. Questo sforzo organizzativo ed economico è stato possibile grazie al contributo messo a disposizione dalla Cub Pensionati.

Abbiamo messo in pista un’iniziativa per provare a mettere insieme i sindacati di base sia con gli scioperi che con un progetto unitario di più ampio respiro, abbiamo mosso i primi passi discutendo anche di modelli organizzativi unitari con il contributo dei nostri compagni della rete di Sud Solidaire che hanno maturato un’esperienza importante di unità tra diversi. Cercheremo di concretizzarla nel 2025, anno in cui nel mese di novembre dal 13 al 16 si terra a Chianciano la 6 assemblea della rete internazionale di cui la Cub fa parte a cui parteciperanno ca. 200 delegati dai vari continenti, dal Sud America, all’Europa, all’Africa, all’Asia in rappresentanza delle 41 organizzazioni che vi aderiscono e che noi dovremo organizzare.

Un contributo importante è venuto dal gruppo comunicazione che oltre a curare il sito ha prodotto comunicati che sono stati ripresi molto spesso dalle maggiori testati ma anche numerosi webinar, che si possono rivedere sulla pagina youtube della Cub, su temi di grande interesse con importanti esponenti delle varie discipline sugli argomenti di attualità.
Sul sito a breve avremo un report che documenterà l’attività per il 2024 che potremo confrontare con un 2023 molto positivo.

Anche sul piano delle lotte la CUB ha ricominciato ad essere protagonista in piazza, ricordiamo gli scioperi dei trasporti aereo, ferroviario e del Tpl, le precettazioni di Salvini e i numerosi scioperi della Logistica e la partecipazione al G7 Sanità di Ancona con uno sciopero Nazionale della sanità. Ricordiamo anche lo sciopero delle cooperative sociali in primavera e i numerosi scioperi della scuola tra gli altri. Lo sciopero Stellantis che ha visto in campo i nostri compagni contro il licenziamento di Delio Fantasia il nostro segretario di Frosinone. Il 29 novembre la Cub è tornata in campo con uno sciopero generale insieme alle altre organizzazioni di base in una data in cui sono confluiti anche cgil e uil. Lo sciopero ha nuovamente visto la nostra organizzazione protagonista, sopratutto a Milano, Roma, Torino, Bologna, Trento, Napoli e Firenze. Insieme a numerose altre città in cui si sono tenuti presidi e iniziative.

Complessivamente possiamo dire che le mobilitazioni stanno salendo e stanno riportando in piazza molte persone e la Cub sta tornando ad essere protagonista, pensiamo anche al DDL sicurezza e alle iniziative per la Palestina con la grande manifestazione milanese di febbraio.
Un anno difficile in cui pero abbiamo cominciato a riportare in piazza il protagonismo della nostra organizzazione. Continuiamo così.

Un abbraccio e un ringraziamento a tutte e tutti le nostre compagne e compagni ed auguri di buone feste. Walter Montagnoli

 



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