Convegno FlmUniti Cub, Cassino 12-4-2025 , Relazione di Carlo Pariani
Stellantis: il disastro viene da lontano e non è dovuto all’auto elettrica ma al disimpegno che va avanti da alcuni decenni.
Piedimonte S.G. (FR)
Occorre investire in una politica industriale che favorisca l’innovazione, la sostenibilità e il lavoro.
Siamo a Cassino per tre i motivi.
Il primo perchè è stato uno degli stabilimenti che dal 1970 Fiat dislocò nel meridione per aumentare la produzione, evitare nuova emigrazione pagato per metà dallo stato tramite la cassa del mezzogiorno.
Il secondo perché è uno dei luoghi simbolo della attuale crisi produttiva; dove si producono l’Alfa Romeo Giulia, lo Stelvio e la Maserati Grecale e ha chiuso il 2024 con 26.850 auto prodotte, con una diminuzione del -45% rispetto al 2023 (48.800), la peggiore nella storia dello stabilimento.
Gli occupati si sono ridotti da 9.000 a 2.600. Ormai ci sono più giorni di cassa integrazione che giorni di produzione. Non meno gravi gli effetti occupazionali sul territorio.
Il terzo è uno dei luoghi della repressione Fiat, usata come strumento per rendere docili i lavoratori
e per gestire momenti delicati sul piano occupazionale e organizzativo.
Lavoro: Stellantis, il disastro viene da lontano di Carlo Pariani (CuB) – aprile 17, 2025