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Tim: No alla divisione in due dell’azienda o a qualsiasi altro spezzatino

TIM vive una fase delicata: si va dal piano finanziario proposto con la separazione in 2 della società e la vendita della rete fissa del perimetro di Netco alla cordata guidata dal fondo americano KKR; ad altre ipotesi di alcun fondi che prevedono uno spezzatino anche maggiore dell’azienda, il tutto in vista dell’assemblea degli azionisti del 23 aprile che deciderà il nuovo consiglio d’amministrazione. Senza dimenticare i possibili strascichi giudiziari se non sarà trovata un quadra con il maggior azionista Vivendi che ha già fatto ricorso alle aule dei tribunali.

Mentre TIM propone ai sindacati e RSU il ricorso a nuovi e più pesanti ammortizzatori sociali: Solidarietà Difensiva o Cassa Integrazione, e altri peggioramenti più o meno provocatori, vedi PDR, ecc.
Nelle ultime settimane i lavoratori sono scesi in lotta con i sindacati di base e autonomi, partecipando agli scioperi ad ore – sostenuti anche dalla FLMU-CUB – di metà febbraio, ed in particolare il 7 marzo, con buone adesioni per contrastare le scellerate prospettive aziendali.

Ma assieme alla mobilitazione occorrono proposte concrete per evitare ulteriori danni ai lavoratori:

  • Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario – almeno a 32 ore settimanali – come alternativa concreta strutturale ai licenziamenti o a nuovi ammortizzatori sociali.
  • Esproprio pubblico dell’azienda e assegnazione ai lavoratori.

Secondo la FLMU-CUB va’ proposta/richiesta l’applicazione estesa della possibilità prevista dalla Costituzione italiana, con una norma proprio ad hoc per i “servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale”: esproprio pubblico e affidamento alla gestione dei lavoratori.

Parte I Diritti e doveri dei cittadini Titolo III Rapporti economici
Articolo 43
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.

marzo 2024

FLMU CUB

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