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Valutazione delle performance

Valutazione della performance: fermiamo la macelleria umana e professionale

La nostra contrarieta’ alle pagelline, oltre che di principio, è ancor più netta alla luce della prima attuazione:

il comparto è stato travolto da una mattanza etico-professionale e relazionale.

Abbiamo vissuto tutte/i la doppia reazione a questa graduatoria forzatamente differenziata: da un lato la mortificazione e l’umiliazione personali che ottengono l’immediata risposta ”mi valuti poco faro’ meno”; dall’altro il paragone forzato, misto di scoramenti e invidie, che mina il benessere lavorativo di tutti i gruppi di lavoro.

Ricostruiamo un po’ la storia: gia’ più di 15 anni fa, l’allora Ministro della Salute Brunetta introduceva nel pubblico impiego il modello manageriale delle aziende private, attualizzato dal Ministro della Salute Zangrillo.

Emerge una doppia falla: la mancanza di finanziamenti per il sistema premiante e soprattutto che il sistema introdotto non prevede la valutazione dal basso (da parte dei lavoratori) dei responsabili e dirigenti!

Si passa poi alle linee guida della regione (DGRT 465/2012 e 308/2013) che prevedevano la suddivisione in tre fascette di merito (ma l’azienda e i sindacati firmatari hanno voluto differenziare con una fascetta in più) e soprattutto “Obiettivo della valutazione non è ‘differenziare’ ma ‘rilevare le differenze’ per premiare le eccellenze e risolvere le criticità”.

Si conclude poi con la procedura aziendale, firmata da CGIL,CISL,UIL,NURSIND, e poi applicata in maniera ancora peggiore.

Abbiamo visto differenze tra dipartimento e dipartimento e soprattutto un’eterogeneita’ delle centinaia di singole valutazioni legata al meccanismo soggettivante di questa procedura.

Denunciamo la pessima organizzazione nella formazione (incompleta, non attivata con tempi adeguati e senza opportuni riscontri).

Lo sapevano i nostri valutatori che da 30 punti in giù si perdono due punti sul DEP (da 58 a 56)? E che si è penalizzati anche nel passaggio di area?
L’azienda ora latita nelle risposte, sicuramente non e’ organizzata per le migliaia di non accettazioni che ingolfano le direzioni SOC, pur avendo già fatto slittare due volte la procedura.

E i firmatari CGIL,CISL UIL E NURSIND? Poche e imbarazzate risposte, nessuna presa di responsabilità e speriamo non troppo distratti dalla produttività differenziata: valida merce clientelare in tempi di elezioni.

Chiediamo che la valutazione della performance 2024 non incida sul dep 2025, vogliamo un punteggio 58 per tutte/i, senza circoli viziosi per moltissimi lavoratori e circoli virtuosi per pochissimi.

Vogliamo anche abolire questa iniqua procedura! Senza dover aspettare, prima della sua prevista revisione, altri due anni di applicazione di questa macelleria professionale.

RIFIUTIAMO TUTTI LA VALUTAZIONE!

Cub sanita’ nazionale – Firenze – via di Scandicci, 86 – cubsanita.firenze@libero.it – tel/fax 055.494858

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