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Valutazione in ambito sanitario

LA VALUTAZIONE IN AMBITO SANITARIO: È ORA DI CAMBIARE!                                            

Un sistema verticista e anacronistico come quello in vigore consente al valutatore una discrezionalità massima che può essere esercitata in positivo o in negativo per le ragioni più varie sia personali che sindacali!

IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEVE ESSERE RADICALMENTE MODIFICATO!

Il punteggio ottenuto con la valutazione incide ormai pesantemente sulla nostra retribuzione (DEP e obbiettivi di budget) e sulla possibilità di accedere o conservare incarichi di funzione ed organizzativi. Inoltre, l’incremento sulla paga base conseguito con la progressione economica di professionalità (DEP) è molto più alto degli incrementi ottenuti con il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2019/21, non certo in grado di fronteggiare l’aumento del costo della vita (inflazione). Per quanto riguarda gli incarichi di funzione ed organizzativi nelle Aziende ospedaliere ed ASL del territorio nazionale è in corso un confronto tra RSU (rappresentanza sindacale unitaria) e direzione aziendale sulla trasposizione (conferma dell’incarico) inerente “posizioni organizzative e coordinamenti” come previsto dell’articolo 36 del contratto nazionale di lavoro 2019/21. La trattativa, in ogni singola struttura sanitaria, ha lo scopo di stabilire i criteri con i quali una apposita commissione, istituita dalla direzione aziendale, effettuerà la selezione che consiste in un colloquio, la valutazione dei titoli e della anzianità professionale per i posti rimasti vacanti.

Noi proponiamo che anche in ambito sanitario, come già avviene in ambito universitario, la valutazione sia nelle due direzioni, non solo dall’alto al basso, ma anche in senso inverso e che i lavoratori della sanità possano valutare i propri superiori, sotto i vari profili: gestionali, organizzativi, relazionali, secondo il principio della reciprocità. Le valutazioni dovrebbero avere lo stesso peso nell’incidere sul percorso dei lavoratori ed essere considerate nei momenti di verifica degli incarichi.

Chi affronta tutti i giorni le problematiche connesse all’assistenza o alle tecniche diagnostiche/interventistiche deve poter esprimere il proprio giudizio sull’operato di chi è preposto alla organizzazione.

Un contratto nazionale la cui parte economica è incentrata sulla introduzione di alcune indennità (discriminatoria è quella legata al profilo professionale) che non avranno alcun peso nel determinare, a fine carriera, l’importo della pensione.                                         
Un’altra occasione persa per avere un buon contratto!!

Coordinamento nazionale sanità pubblica

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