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Ancora vittime sul lavoro, Amendola: Servono controlli stringenti e pene adeguate

Napoli: La notizia della morte sul lavoro di uno degli operai del cantiere per la metropolitana di Napoli in zona Capodichino avvenuta il 22 maggio. Altri due operai sono rimasti feriti, uno gravemente.
La notizia è rimbalzata sui giornali per qualche ora, fino alla prossima.
Antonio Russo, questo il nome dell’operaio di 62 anni prossimo alla pensione, è deceduto a seguito del deragliamento del veicolo su cui viaggiava. Come sempre le indagini in corso serviranno a spiegare l’esatta dinamica dei fatti ma resta che si tratta dell’ennesima morte di un lavoratore nel settore dell’edilizia, dalle statistiche il più falcidiato da incidenti spesso fatali.

“Che si tratti di cantieri grandi o piccoli, di lavoratori regolarmente assunti o in nero – un sottobosco che prolifera soprattutto al Sud – va stigmatizzato il ricorso ormai sistematico ad appalti e subappalti sempre più al ribasso che insieme a estrema carenza di controlli – gli ispettori sono pochissimi rispetto al numero dei cantieri – e alla non applicazione sistematica delle normative sulla sicurezza producono tragedie ormai all’ordine del giorno – così commenta Marcelo Amendola, segretario nazionale della Confederazione Unitaria di Base – La Cub insiste nel richiedere con la massima urgenza che il governo intervenga con un decreto legge finalizzato a rendere ancora più stringenti i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e che le pene per chi deroga siano adeguate all’enormità del problema ormai ineludibile per un Paese che voglia definirsi ‘civile’.”

Napoli, 24.05.2024

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