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Cub Sur proclama stato di agitazione del personale TA presso l’Ateneo di Bologna

Care colleghe, cari colleghi,

su indicazione dell’assemblea degli iscritti CUB SUR, a partire da oggi è stato proclamato lo stato di agitazione del personale TA contro la Governance Molari per le motivazioni che sono individuate nel documento che potete scaricare al link in basso.

Coloro che intendono sostenere le nostre rivendicazioni sono invitati ad attuare forme di c.d. legittimo ostruzionismo effettuando una “pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale” (vedi: art. 175, D.Lgs. n. 81/2008).

NOI CHIEDIAMO
  1. un cambio di passo nella ripartizione dei punti organico e nella determinazione dei fabbisogni di personale TA al fine di prevenire forme di disagio correlate agli eccessivi carichi e ritmi di lavoro e la contestuale stabilizzazione automatica tramite la Legge Madia per coloro che abbiano svolto almeno 3 anni di lavoro al servizio dell’Ateneo;
  2. di far fronte alla cattiva organizzazione che risponde a logiche troppo verticistiche e gerarchiche e di porre un freno alla riorganizzazione senza fine (senza termine e senza scopo) che coinvolge il personale TA;
  3. di specificare tramite il Protocollo Appalti per i servizi di portineria, pulizie e simili l’obbligo di adesione a un C.C.N.L. in conformità all’art. 36 della Costituzione: diritto del lavoratore a una “retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
  4. un nuovo riparto del Fondo accessorio: in altre Amministrazioni i passaggi PEO avvengono con regolarità ogni 4/5 anni al massimo, mentre in Unibo occorre il doppio del tempo, con la conseguenza che i dipendenti subiranno danni anche a livello pensionistico. Occorre, inoltre, rivedere la destinazione delle indennità FORD e soprattutto attribuire gli arretrati dal 2021 ad oggi al personale addetto all’utilizzo di carri elevatori e carriponte;
  5. di eliminare la decurtazione con cadenza trimestrale delle ore di maggior servizio prestate nelle singole giornate per un tempo inferiore alla mezz’ora (introdotta dal Contratto integrativo aziendale del 2023 firmato da CGIL, CISL, UIL e ANIEF) e di restituire le ferie non godute a chi ha recentemente cambiato contratto di lavoro (passaggio da TD a TI e per progressione di carriera) oltre che il pagamento delle stesse a chi è cessato dal servizio;
  6. maggiore trasparenza ed equità nell’erogazione dei compensi premiali che risultano comunque numericamente insufficienti rispetto alle quote attribuite in altri Atenei al personale TA;
  7. l’attivazione immediata delle procedure di PEV ordinarie per gli anni dal 2021 al 2024 e un maggior finanziamento alle c.d. PEV transitorie. Inoltre chiediamo di rivedere il regolamento PEV eliminando la relazione scritta da svolgersi a casa;
  8. nuove linee di indirizzo in materia di salute e sicurezza: messa in sicurezza degli edifici, più attenzione alla gestione dei rischi negli spazi e nelle attività in laboratorio, anche in esterna e/o in missione. È urgente risolvere la questione della gestione dei rifiuti speciali e urbani che ancora versa in una situazione di grande incertezza e confusione riguardo alla corretta attribuzione di obblighi e responsabilità;
  9. sia riconosciuta la spettanza del buono pasto per il servizio prestato in sede oltre le 6 ore sulla base dell’orario di lavoro effettivamente svolto e a prescindere dalla linea oraria formalmente assegnata;
  10. la revisione della disciplina delle forme di lavoro da remoto attraverso la programmazione dei rientri su base annuale, con garanzia per chi è titolare di L. 104/92 (sia diretta che indiretta), pendolare o genitore di minori di 14 anni di poter svolgere almeno l’80% delle giornate lavorative da remoto nell’anno nonché la previsione di una specifica disciplina volta a dare attuazione al divieto di controlli a distanza che purtroppo oggi sono effettuati tramite Teams;
  11. la riqualificazione dei contratti di “telelavoro domiciliare” per tutti gli anni a partire dal 2020 al fine di attribuire il buono pasto a tutte/i a partire dal 2020. Sul punto ricordiamo che CUB SUR aveva fatto inserire un inciso nell’accordo vigente (datato ottobre 2020) che obbliga l’Ateneo a “recepire eventuali future disposizioni normative o contrattuali nazionali che dovessero introdurre discipline migliorative in merito al riconoscimento del Buono Pasto al personale in regime di Telelavoro”. Oltre a questo serve restituire i buoni pasto a tutti i lavoratori fragili che non sono stati inquadrati nel regime di Lavoro Agile Emergenziale (LAE).

Chiediamo infine al Magnifico Rettore una presa di posizione contro il genocidio in Palestina e la risoluzione degli Accordi di collaborazione con partner che in vario modo alimentano le guerre in atto.

Vogliamo vedere queste richieste soddisfatte e attendiamo la convocazione in Prefettura per discuterne.

Bologna, 13.05.2024

CUB SUR

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