Di seguito, la pec inviata da parte delle OO.SS. al: Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero delle Imprese, nonchè alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la richiesta di incontro sul futuro dei 2300 lavoratori del Gruppo Alitalia su cui incombe il licenziamento dal giorno 1.11.2024
Lo smembramento della ex-Compagnia di Bandiera italiana ha previsto il trasferimento delle attività di volo ad Ita Airways, quelle di handling aeroportuale a Swissport Italia e quelle di manutenzione ad Atitech, senza però che le suddette società abbiano riassorbito oltre 2300 lavoratori del Gruppo Alitalia, rimasti in cigs e su cui incombe la prospettiva di un imminente licenziamento.
I ritardi dei Piani di impresa, però, sono evidenti per Ita, Swissport e Atitech. Per Ita ha pesato il lungo esame della DG Competition della UE sull’ingresso di Lufthansa nel capitale azionario della newCo, peraltro ancora alle prese sia con un passivo di bilancio tutt’altro che inconsistente, su cui rischia di gravare addirittura l’inopportuna ed irresponsabile previsione di spesa per sponsorizzare una squadra di calcio italiana, sia la necessità di attuare gli interventi richiesti dalla Vestager. Per Swissport pesano le incertezze dovute all’esito del bando di riordino aeroportuale di Fiumicino, su cui pende un prossimo pronunciamento del TAR che potrebbe confermare l’uscita della suddetta società dall’aeroporto Leonardo da Vinci. Anche per Atitech pesa il mancato rilancio delle attività di manutenzione promesso all’indomani dell’acquisizione della Divisione Manutenzioni di Alitalia stessa ma ancora da realizzare.
Tutto ciò ha prodotto la mancata assunzione di migliaia di dipendenti AZ a cui scade la cigs, secondo le previsioni dell’art.12 del Decreto Legge del 10.8.2023, n. 104.
E’ del tutto evidente che l’espulsione dal perimetro delle attività aereo-aeroportuali di un così alto numero di lavoratori, oltre a costituire una iattura da evitare in ogni modo, rischia di comportare la liquidazione di un patrimonio di professionalità che va assolutamente evitato.
Si rende pertanto necessario un prolungamento della cigs finalizzato ad espletare un intervento da parte del Governo che favorisca una urgente ricollocazione del personale del Gruppo Alitalia.
A tale proposito si rende noto che è altresì urgente un intervento che faccia luce sui criteri di assunzione adottati sia da Ita Airways, società a capitale interamente pubblico, che assume dal mercato invece che dal bacino dei cassintegrati del Gruppo Alitalia a danno della spesa pubblica, sia delle altre società citate, che hanno disapplicato in numerosi casi i criteri di selezione del personale da mettere in forza, lasciando senza lavoro centinaia di dipendenti AZ che si sono aggiunti a quelli che la newCo di proprietà del MEF non ha “inserito in organico” finora (solo di recente Ita ha contattato alcuni dipendenti AZ in cigs, per sottoporli a procedura selettiva discriminatoria e tutt’altro che condivisibile sia nel metodo che nel merito).
Restando in attesa di un cortese riscontro, si informa la Presidenza del Consiglio che i lavoratori di Alitalia saranno in presidio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in via Flavia a Roma, la mattina dell’11.9.2024.
Roma, 05 settembre 2024
CUB Trasporti