ASSEMBLEA DAVANTI AL MINISTERO DEL LAVORO, A ROMA IN VIA MOLISE (angolo via Veneto)
Mercoledì 3 MAGGIO 2023 – ore 10
Parole, parole…soltanto parole: purtroppo questa è la risposta che i lavoratori hanno ricevuto dalle istituzioni, dove sembra impossibile trovare il bandolo della matassa. Così i 3700 lavoratori di Alitalia in cassa integrazione si sono ritrovati di fronte all’ennesimo muro di gomma, come da un anno a questa parte. Le istituzioni, insieme ai Commissari di Alitalia, si sono rimpallati il problema, spesso accusandosi reciprocamente o cercando di addossare la colpa ai nuovi sistemi di comunicazione dei flussi o adducendo altre motivazioni poco chiare.
Cub Trasporti ritiene che si tratti solo di un modo come un altro di prendere tempo, celando la reale motivazione dei ritardi ossia rendere i lavoratori remissivi al punto da non permettersi di contrastare quel “sistema” che li vorrebbe vedere come soggetti passivi e senza più diritti.
CARI LAVORATORI, NESSUNO PUÒ PENSARE DI CAMBIARE LE COSE, RESTANDO A CASA.
È ora di mobilitarsi in tanti. NON ESISTONO PIÙ SCUSE PER NESSUNO!
Non è più sufficiente che a farsi sentire siano un centinaio di colleghi, che da tempo cercano di incalzare le istituzioni per risolvere il problema.
TUTTI DEVONO SENTIRSI COINVOLTI PERCHÈ IL PROBLEMA È DI TUTTI
Solamente con una grossa partecipazione e con una spinta di massa si riuscirà a impedire di continuare a subire tali prepotenze. È ora di fermarsi sotto le sedi istituzionali finché:
- Non arriveranno i soldi sui nostri conti correnti;
- Non sarà emanato il decreto legge per riportare il fondo all’80%;
- Non cominceranno le assunzioni in tempi rapidi e con metodi trasparenti, senza nessuna interferenza sindacale e rispettando gli accordi sottoscritti da sindacati, istituzioni e aziende.
Roma 29.4.2023 CUB TRASPORTI – NAVAID (NACA AZ e CYL) – USB
Richiesta incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Leggi il testo della norma con le integrazioni (le aggiunte in rosso e le cancellazioni in blu) disposte dal Decreto lavoro approvato dal Governo il 1 maggio 2023