MANIFESTAZIONE A ROMA “CI VUOLE UN REDDITO” SABATO 27 MAGGIO – ORE 14,30 PIAZZA DELL’ESQUILINO
Gli ultimi dati disponibili dell’ISTAT sulla povertà assoluta, relativi all’anno 2021, confermano i massimi storici toccati nel 2020, con 1 milione e 960mila famiglie italiane povere nel 2021 (7,5% del totale, da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente); le donne sono più povere rispetto agli uomini
Dal rapporto ISTAT di marzo 2023 risulta che il 74% dei beneficiari del RDC nel 2021 si colloca nel quinto più povero della popolazione. In tale preoccupante situazione, l’attuale Governo, anziché incrementare gli interventi economici, ha pensato bene d’intervenire tagliando più di un miliardo di euro sul reddito di cittadinanza. E non si è limitato solo al taglio economico ma ha messo in atto modifiche che rendono la corresponsione dell’importo erogato pienamente subordinata all’accettazione di contratti e condizioni di lavoro da fame.
Tutte modifiche che, associate alla mancata legiferazione sul salario minimo e sul reddito universale, vanno a esclusivo vantaggio delle aziende e dei vari padroni e padroncini che vedranno ampliarsi la platea di disperati sempre più ricattabili e disponibili a salari di fame.
LA POVERTÀ NON È UNA COLPA, al di là della retorica sui “fannulloni da divano”, semmai l’unica colpa è di chi applica politiche economiche che ne consentono la stabilità e la rendono strumento di profitto e di speculazione a disposizione del 10% più ricco della popolazione. Non c’è bisogno di elemosine caritatevoli, bensì del diritto universale al reddito, per permettere a chi versa in condizione economica svantaggiata di affrontare le varie disuguaglianze (educative, sociali, di genere) con qualche possibilità in più.
PARTECIPIAMO TUTTE/I ALLA MANIFESTAZIONE