LA CUB TRASPORTI DA’ MANDATO AI LEGALI DI RICORRERE AL TAR PER TENTARE DI ANNULLARE L’ORDINANZA DEL MINISTRO DEI TRASPORTI
Ieri il Ministro dei trasporti Salvini ha ordinato che lo Sciopero Generale proclamato per venerdì 29 sia ridotto a 4 ore dalle 9.00 alle 13.00 anziché per tutta la giornata come da noi proclamato. Essendo poi previsto l’obbligo di garantire la fascia dalle 7.00 alle 10.00, lo Sciopero Generale del 29.11.2024 nel trasporto aereo-aeroportuale è stato così ridotto a tre ore dalle 10.00 alle 13.00.
Possono scioperare quindi solo i lavoratori presenti in quell’orario lavorativo, negando quindi il diritto di sciopero alla maggioranza della categoria.
L’intervento del Ministro Salvini è stato motivato dalla richiesta avanzata dalla Commissione di Garanzia con lettera del 25/11, accampando come motivazione principale per ridurre il nostro sciopero di 24 ore “nel fondato rischio di una cospicua adesione anche dei lavoratori non iscritti”.
Ricordiamo che la attuale Presidente, Prof.ssa Paola Bellocchi ed i nuovi Commissari della Commissione di Garanzia sono stati nominati dal Governo Meloni.
Ricordiamo che la dichiarazione di sciopero trasmessa dalla Cub Trasporti è perfettamente legittima, in base alla norma e alle delibere della stessa Commissione di Garanzia. Tant’è che nulla è stato contestato alla Cub Trasporti dal punto di vista formale.
Appare quindi evidente, l’intervento politico da parte di questo Governo, che ha come unica motivazione la “cospicua adesione” sciopero proclamato dalla Cub.
Contro questa decisione come Cub Trasporti abbiamo dato mandato ai legali di ricorrere al TAR del Lazio per tentare di annullare l’illegittima ordinanza di Salvini. Valuteremo il da farsi dopo il pronunciamento del TAR, considerando che se non dovesse essere annullata l’ordinanza del Ministro, la conferma della astensione dal lavoro comporterebbe il rischio di ingenti sanzioni per l’O.S., ma anche le sanzioni economiche (fino a 1500 Euro) per i lavoratori e possibili provvedimenti disciplinari per gli aderenti. mettere in atto ogni iniziativa che nella sostanza va contro i dettami della Costituzione Italiana.
Governo e Padronato anziché prendere atto della situazione dei lavoratori italiani, che hanno visto in questi anni ridurre il potere d’acquisto dei loro salari di oltre il 15%, cercano di negare il problema impedendo ogni azione di lotta.
Roma 27.11.2024
C.U.B. TRASPORTI
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