La Cub sarà in piazza a Vicenza sabato 20 Gennaio a fianco del popolo palestinese e della sua resistenza, i lavoratori e le lavoratrici non possono restare inerti davanti al genocidio di un popolo, all’escalation delle operazioni militari che da Gaza si sono estese a tutta l’area medio orientale.
C’era un tempo, ormai lontano, in cui il sindacato italiano scendeva in piazza per chiedere la fine di qualche guerra sapendo che dai conflitti bellici scaturivano solo morti, distruzioni e l’arretramento delle condizioni di vita. Le guerre servono per dividere i lavoratori che smettono di lottare per conquistare diritti e salario per schierarsi a fianco di una delle parti.
Nel caso della guerra scatenata da Israele non è possibile comprenderne le ragioni senza guardare a quanto avvenuto negli ultimi 30 anni, da quando vennero sottoscritti gli accordi di Oslo che poi sono serviti solo a rafforzare il colonialismo da insediamento, l’espulsione di decine di migliaia di palestinesi dalle loro case e terre. In questi ultimi anni le condizioni di vita del popolo palestinesi sono divenuti insostenibili, a Gaza viene bloccata da prima della guerra l’erogazione di elettricità e di acqua, un bantustan o una prigione a cielo aperto. La manodopera palestinese è stata sfruttata per decenni in Israele, sotto pagata e respinta alla occorrenza ai check point o dal vergognoso muro eretto attorno ai territori .
La condizione di vita dei palestinesi oggi è analoga a quella vissuta nel Sud africa durante gli anni dell’apartheid, eppure agli occhi dell’opinione pubblica si continua a raccontare la novella di un popolo assediato, quello israeliano, e garante dei diritti umani, quei diritti umani che vengono smentiti dall’uccisione di oltre 23 mila palestinesi in tre mesi tra i quali centinaia sono i giornalisti, il personale medico. Una strage quotidiana avallata anche dal Governo italiano schierato a fianco della Nato e di Israele alla stessa stregua di tutte le forze politiche della destra europea. Per qualcuno l’antisemitismo di un tempo si è tradotto nell’odio occidentale verso il mondo arabo e islamico in nome di quella supremazia di valori occidentali che si afferma con il potere della forza e il saccheggio economico.
Saremo in piazza a Vicenza perchè i lavoratori e le lavoratrici della Cub non vogliono restare passivi o schierarsi a fianco dei Governi che promuovono il genocidio del popolo palestinese.
Le lavoratrici e i lavoratori della Cub
Ascolta l’appello di medici e operatori sanitari