Come preannunciato nel precedente comunicato, la Cub Trasporti si è attivata fin da subito nel tentativo di respingere, con varie iniziative, la decisione aziendale di sopprimere il “cambio tuta”, in entrata e in uscita, agli operai che prestano servizio presso la Divisione tecnica di Atitech all’aeroporto di Fiumicino.
Inviata richiesta di incontro ai responsabili Atitech
Il 3.01.2024 la Cub trasporti ha inviato una richiesta di incontro ad Atitech per aprire un confronto utile al ripristino immediato del tempo “cambio tuta”, nonché per definire un indennizzo da erogare agli operai per il lavaggio settimanale delle tute, entrambi diritti sanciti da innumerevoli sentenze. A tale richiesta non è seguito nessun riscontro da parte dell’azienda.
Inviato esposto agli enti competenti
A fronte della mancata convocazione da parte di Atitech, la Cub trasporti, in data 14.01.2024, ha inviato un esposto agli enti competenti, chiedendo loro un intervento atto a ripristinare il “cambio tuta” all’interno dell’orario di lavoro per lavoratori che svolgono le proprie attività continuamente al contatto diretto con solventi, grassi e prodotti radioattivi, tossici e altamente infiammabili, come anche con polveri sottili, tutte sostanze nocive per la salute e l’ambiente, che rendono necessario che il cambio tuta avvenga sul luogo di lavoro e nello specifico negli spogliatoi ove sono presenti appositi armadietti che permettono di separare gli indumenti di lavoro (DPI) dagli indumenti civili.
Apertura procedure di raffreddamento
Come ben sappiamo, molto spesso le istituzioni sono disattente alle problematiche dei lavoratori, soprattutto se una richiesta di intervento non è seguita da una mobilitazione da parte di lavoratori interessati, per questo come Cub trasporti apriremo a breve le procedure di raffreddamento per il taglio del “cambio tuta” e non solo, passaggio necessario per arrivare a una eventuale iniziativa di sciopero, che verrà preceduta da un primo incontro in sede aziendale e un secondo in sede istituzionale dove verrà coinvolta la Prefettura di Roma. Nel caso ci fosse un esito negativo da entrambi gli incontri si potrà poi indire la prima iniziativa di sciopero.
Perché le altre organizzazioni sindacali sono silenti?
È una domanda che spesso ci pongono i lavoratori, noi crediamo che la risposta la si possa ritrovare osservando i tanti anni di connivenza che determinate organizzazioni sindacali hanno avuto e continuano ad avere con le controparti, al solo fine di mantenere i propri privilegi. Nello specifico basti pensare alle risposte che in questi giorni vari Rsa e delegati stanno dando ai colleghi che chiedono loro spiegazioni rispetto al taglio del “cambio tuta”: addossano ai lavoratori la colpa di aver abusato di questo diritto, nonché difendono il loro immobilismo al fine di non disturbare una fantomatica trattativa per un accordo di secondo livello, di cui nessun lavoratore ne sa i contenuti, mentre l’azienda continua senza sosta a tagliare diritti come la mensa, il trasporto aziendale e ora il “cambio tuta”.
Sarà nostra cura continuare a informarvi rispetto alle iniziative messe in campo anche attraverso un confronto che verrà a breve organizzato online o fuori dall’orario di lavoro
GIÙ LE MANI DAL “CAMBIO TUTA”, È UN NOSTRO DIRITTO!
Roma Fco 15/01/2024 CUB TRASPORTI