Cub nazionale: Corso di formazione caf e patronato
Il 23 novembre con con Cub Palermo è iniziato un corso di formazione di130 ore, distribuito su circa un mese di tempo con giornate full time di 8 ore ciascuna. Il percorso formativo, che terminerà il 18 dicembre, si svolge su piattaforma virtuale con partecipanti collegati da numerose sedi Cub servizi in tutta Italia ed è stato finanziato tramite i fondi dell’ente ministeriale ForIt. A partecipare sono persone disoccupate che hanno già avuto modo di interfacciarsi con questo tipo di attività come volontari e che in questo frangente sono stati messi in regola, durante il periodo di svolgimento delle pratiche caf, altri invece già usufruivano di brevi contratti, anche di poche ore, e adesso insieme alle altre persone coinvolte nel percorso di formazione supportano l’attività dei caf in periodo di campagna fiscale, per esempio per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi
Quali sono i temi principali trattati durante le ore di formazione?
A risponderci è Giorgia Bongiovanni che lavora presso la Cub di Palermo e per conto del nazionale ha coordinato questa prima esperienza sul campo.
“Sto cercando di occuparmi di tutto quello che compete l’attività degli operatori di caf e patronato, adeguando la formazione ai vari casi, chi ne era quasi completamente sprovvisto, chi aveva già lavorato in un caf ma finora si era occupato solo della raccolta di documenti e moduli da passare ai colleghi, chi altrimenti aveva anche già seguito direttamente diverse pratiche ma solo in parte rispetto alle numerose evenienze che si presentano ogni giorno presso i nostri sportelli.
In una parola, stiamo cercando di integrare le competenze per i servizi per cui mancano, coniugando competenze prettamente fiscali a competenze più attinenti le materie riguardanti il patronato.”
Al di là degli aspetti tecnici, la formazione che state fornendo ai partecipanti si rivolge anche a un discorso di tipo ‘politico’?
“Sì, mi spiego meglio alla formazione come operatore caf e patronato che sia in grado di assolvere le mansioni ‘tecniche’ per la compilazione dei moduli e delle pratiche è importante che chi si interfaccia con gli utenti abbia anche delle competenze sulle reali e attuali problematiche politico-sociali in modo da fornire delle risposte il più adeguate possibile.
Un operatore di patronato e caf davvero competente infatti deve essere in grado di trovare delle soluzioni laddove normalmente chi si rivolge a noi non può arrivare da solo. In tal modo una persona che si trovi in seria difficoltà economica possa riuscire a ottenere un sostentamento anche minimo per andare avanti e per fare questo è necessario essere in grado di coniugare quanto attiene le leggi vigenti, la politica economica e ciò che di precipuo riguarda quanto previsto in ambito di caf e patronato.
Compilare una pratica è cosa a cui normalmente si sa accostare chiunque ma quello a cui la Cub mira è formare personale che sia in grado di fornire anche una seria e completa consulenza sulla materia sia previdenziale, sia assistenziale che fiscale.”
Quali le prime impressioni, i riscontri sulla risposta da parte dei corsisti?
“Mi sembra che le persone seguano bene, parlo per esperienza avendo anch’io frequentato nel tempo diversi corsi finalizzati alla materia sindacale, sono per la maggior parte comunque persone già più o meno inserite nel mondo sindacale e che hanno avuto a che fare con una certa tipologia di problemi.
Non sempre da subito forniti degli strumenti più adeguati che è quanto adesso stiamo cercando di fare sopperendo alle lacune e integrando le tematiche e le competenze sulle quali sono meno ferrati.
Il corso in ogni caso è cominciato da poco e anche le tempistiche per il suo svolgimento sono piuttosto strette per cui dobbiamo procedere speditamente ma ne complesso il giudizio che posso esprimere è positivo.”
“In generale ci tengo a sottolineare che avere a disposizione delle strutture per i servizi ben organizzate fa la differenza come sindacato, è il modo più indicato per riuscire a intercettare sul territorio e tra le persone che si rivolgono a noi le problematiche più urgenti e che richiedono maggior attenzione.In altro modo non riusciresti poi, una volta terminato il servizio di tipo tecnico, a tenere legati a te gli iscritti che non trovando risposte pertinenti andrebbero altrove a cercarne. Devi quindi essere in grado di erogare un servizio fatto bene, adatto alle esigenze espresse non solo dal punto di vista del lavoro ma anche per le buste paga, i cud … senza parlare di tutto quanto concerne il mondo dei pensionati, se sulla previdenza infatti non sei preparato l’utente non viene seguito in modo completo e in generale non sei in grado di fare un’indagine su quello che realmente serve e su quali sono gli aspetti da approfondire e anche cambiare a livello politico. Perché sono gli sportelli dei servizi che stanno a contatto con le persone e che quindi vanno a captare le problematiche che queste vivono, potendole successivamente rapportare in sede sindacale al fine di promuovere un’azione adeguata.”