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- Data di creazione Settembre 25, 2025
- Ultimo aggiornamento Settembre 25, 2025
Licenziata perché gridò 'Palestina libera',Cub annuncia presidio
Licenziata perché gridò 'Palestina libera',Cub annuncia presidio
Il sindacato Cub ha annunciato che attuerà un presidio, domani dalle 9 davanti al Tribunale del lavoro nella cui sezione Lavoro si svolgeràla prima udienza sulla 'maschera' "licenziata in tronco" dal Teatro alla Scala per aver gridato "Palestina libera!" prima di un concerto,all'arrivo di Giorgia Meloni in sala.
"Un capolavoro firmato dal nuovo sovrintendente Ortombina, appena approdato a Milano - afferma la Cub Informazione e Spettacolo -.
Pensiamo si tratti di un provvedimento sproporzionato e lesivo dei diritti della lavoratrice, un licenziamento politico".
I lavoratori della Cub Milano saranno in presidio sotto al Palazzo di Giustizia in corso di Porta Vittoria, in sostegno della lavoratrice.
"Chiediamo alla Scala, e in particolare al presidente del cda Giuseppe Sala, di reintegrare la lavoratrice e riconoscerle i danni subiti.Gridare 'Palestina libera!' non è reato: nessuno deve essere licenziato!", sottolinea in una nota il sindacato.
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