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  • Data di Pubblicazione Gennaio 30, 2024
  • Ultimo aggiornamento Gennaio 30, 2024

Oepac di Roma in sciopero, 30-31 gennaio 2024

Oepac di Roma in sciopero, 30-31 gennaio 2024

 

Oepac di Roma in sciopero: “Gualtieri revochi l’esternalizzazione dell’assistenza scolastica ai bambini disabili”

 

“Quanto sta accadendo dimostra che l’unica soluzione che possa garantire la dignità del lavoro e,

contemporaneamente, la vera inclusione delle persone con disabilità è l’internalizzazione del servizio“.

A dirlo è la Cub Scuola, Università e Ricerca di Roma alla vigilia di una nuova manifestazione degli

operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione ( Oepac) che tornano a scioperare. “Il

Comune e l’Assessorato alla Scuola continuano ad ignorare le istanze delle lavoratrici e lavoratori

del servizio educativo per l’autonomia e la comunicazione che, ogni giorno, in collaborazione con i

docenti, consentono agli alunni e alunne con disabilità, di usufruire concretamente del diritto

all’istruzione“, si legge in una nota della Cub che annuncia lo sciopero per martedì 30 e mercoledì 31 gennaio.

A mettere di nuovo sul piede di guerra gli operatori che affiancano professionalmente i bambini con grave

disabilità in classe, in mensa e con i compagni, accompagnandoli nella loro giornata scolastica per

favorirne il percorso di inclusione sociale oltre che formativa, è stata l’approvazione del nuovo schema

di convenzione tra i municipi e le cooperative che gestiscono il servizio. In base al regolamento non viene più consentito all’OEPAC di restare in classe durante i primi due giorni di assenza del bambino. “E così fin dal primo giorno vengono rimandati a casa, perdendo ore di retribuzione, oppure viene loro ordinato di essere disponibili a spostarsi da una scuola all’altra, in alcuni casi anche più volte durante le la giornata di lavoro”, sottolinea il sindacato.

Inoltre gli operatori sono esclusi dalle riunioni dei gruppi di lavoro operativi per l’inclusione e non

possono partecipare alle decisioni in merito al piano educativo di bambini e ragazzi che assistono

quotidianamente, “con grave danno per la qualità del servizio”, nota ancora il sindacato. “Come se non bastasse, in base alla nuova convenzione, le ore di assistenza durante le uscite didattiche dovranno essere scalate dal totale dell’assistenza”. E così, nota ancora la Cub, le famiglie vengono di fatto costrette a scegliere se far partecipare il figlio alla gita o garantirgli l’assistenza durante l’orario scolastico.

“A ciò deve aggiungersi il fatto che molte cooperative “somministrano” contratti di poche ore settimanali, pur a fronte di orari di lavoro ben più consistenti e senza riconoscere la maggiorazione per il lavoro supplementare prevista dal CCNL”, chiosa il sindacato che parla di “inaccettabile situazione di sfruttamento e precarietà per i lavoratori e le lavoratrici, che già subiscono l’interruzione del contratto, senza possibilità di accedere ad alcun ammortizzatore sociale, durante i periodi di chiusura delle scuole.

Una sorta di cottimo, tollerato, se non avallato dal Comune di Roma che può e deve reinternalizzare il servizio di assistenza in questione, revocando l’esternalizzazione alle cooperative”. Gli OEPAC, è la sintesi, “lavorano, ogni giorno, all’interno delle scuole e devono essere parte del personale scolastico”.

 

Il Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2024

Verità&Affari, 30 gennaio 2024

Il Tempo, 27 gennaio 2024

Roma Today, 26 gennaio 2024

Zazoom.it, 30 gennaio 2024

Corriere della Sera – Roma, 30 gennaio 2024

Roma Today, 30 gennaio 2024

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