Riportiamo la riflessione dei ferrovieri della Cub dopo il disastro ferroviario di Tampa, in Grecia, che ripropone le dinamiche che accomunano quanto avvenuto due giorni fa ad altri gravi episodi occorsi nel passato. Finchè la tutela della sicurezza e il rispetto per la vita non prevarranno sulle logiche dell’interesse e del profitto, saremo costretti a vedersi ripetere la storia nei suoi risvolti più drammatici
“In questi giorni stavamo redigendo gli articoli per il prossimo numero di CubRail (aprile). Uno degli articoli riguarda il disastro ferroviario di Beano, avvenuto la sera del 27 agosto di 120 anni fa: uno scontro frontale tra una tradotta militare partita da Udine e diretta a Belluno e un treno merci.
Nell’approfondire le dinamiche del disastro di Tempe in Grecia di due giorni fa siamo rimasti sorpresi delle molte, moltissime analogie tra i due eventi tragici: praticamente identici!
Centovent’anni dopo vi sono ferrovie, neppure secondarie, dove si continua a viaggiare col blocco telefonico e dove non è possibile lanciare un segnale di emergenza per rallentare o arrestare la marcia di treni che stanno per scontrarsi, dove il distanziamento è ancora affidato a un… telegrafo.
Mentre la non lontanissima Ucraina è terreno di scontro tra imperialismi, dove la morte e la distruzione sono provocati al contrario da una tecnologia ad altissimi livelli: così possiamo leggere di skywipers, di navi-drone controllate da remoto, di sistema Delta, di software che elaborano dettagliatissime informazioni in tempo reale sulle unità militari opposte e sul loro equipaggiamento.
Non v’è molto da aggiungere: che sia per un dispaccio errato, per uno scambio non girato oppure per un drone ad altissima tecnologia il capitalismo semina morte ovunque!”
CUB RAIL