CUB Trasporti, USB e SGB hanno indetto uno sciopero il giorno venerdì 14 aprile 2023 che vede coinvolti i comparti ferroviari di: Trenitalia, Trenord e TrenitaliaTPER – Esercizio dalle 9.01 alle 16.59.
“Uno sciopero necessario”, lo slogan del volantino promosso dalle Organizzazioni Sindacali, dove emerge la necessità, appunto, di questa mobilitazione; in quanto, le condizioni lavorative ed economiche, sempre peggiorative nei rinnovi contrattuali, oramai, sono diventate insostenibili.
Per questo, USB, CUB Trasporti e SGB chiedono la partecipazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, per dare la possibilità di portare ai tavoli contrattuali – resi inutili dai firmatari – quella voce di protesta decisa e scritta nei verbali delle assemblee dai lavoratori, dove emergono: continui peggioramenti delle condizioni di lavoro, carenze di personale, abuso dello straordinario e prevaricazioni di diritti, ricatti spesso in spregio ai principi di sicurezza che mortificano la vita lavorativa […]
Rispettare quello che i lavoratori delle ferrovie avevano già espresso nel 2016 partecipando con una forte adesione alle assemblee, costruendo una piattaforma rivendicativa dal basso.
Infine, i punti, di seguito elencati – scritti sul volantino – che segnano lo sciopero del 14 aprile:
- Per la copertura reale degli organici ma anche per i criteri che stabiliscono i fabbisogni, a partire da una RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO a 36h;
- Contro gli abusi normativi e per norme di sicurezza che tutelino realmente lavoratori, utenti e popolazione nell’ambiente esterno, a partire dalle squadre minime sui treni, le protezioni tecnologiche e procedure di
sicurezza nuove e rispettate; - Per turni più umani, indicizzando il lavoro notturno, limitando il numero dei RFR e il riutilizzo a seguito di questi, per il ritorno a turni collettivi, che tutelino la salute dei lavoratori;
- Per il ripristino della l’età pensionabile pre Fornero, tutele per i ferrovieri dell’esercizio e per un assegno pensionistico dignitoso;
- Contro i tagli alle risorse (agli impianti, ai materiali, alle manutenzioni) e contro la logica privatistica che vi sottostà, ovvero:
– Per un trasporto pubblico: sicuro, ramificato, popolare, ecologico ed economico
– Contro le esternalizzazioni, per la dignità del lavoro e l’equo salario, ovvero CCNL unico per tutti gli operatori - Per contratti di ingresso non ricattabili e percorsi di formazione certificati;
- Contro i licenziamenti e l’uso punitivo dell’impianto disciplinare.