Lo sciopero, convocato per una intera giornata, inizierà a mezzanotte del 26 e finirà esattamente 24 ore dopo. Si tratta di un’azione tramite cui aumentare la pressione sulla terza tornata di trattative al via proprio lunedì fra lo Stato e i Comuni. Il sindacato chiede un aumento salariale nel trasporto pubblico del 10,5% e almeno 500 euro in più in busta paga. La sigla Evg – settore del traffico ferroviario – chiede invece un aumento di almeno 650 euro. La mobilitazione toccherà ferrovie – sia lunga tratta che regionali – scali aeroportuali, trasporto urbano, società autostrade e l’amministrazione del trasporto navale, andando a ricadere sulla circolazione urbana di sette diversi Laender.
Aggiornamento salariale
I sindacati aeronautici chiedono un aggiornamento salariale urgente che restituisca la perdita di potere d’acquisto derivata dai processi inflazionistici degli ultimi tre anni, in particolare del 2022. La proclamazione dello sciopero ha già avuto il risultato di far sospendere tutti i voli per la giornata di lunedì, data l’estrema difficoltà a gestire il flusso di passeggeri che potrebbero comunque recarsi ai terminal nel caso il volo previsto fosse ancora operativo.
I precedenti
L’ultimo sciopero di questa portata in Germania risale al 1992, quando a centinaia di migliaia i lavoratori del settore dei trasporti si astennero dal lavoro in diverse giornate nel corso di più settimane.
Intanto in Francia…
Oggi, 23 marzo nona giornata di sciopero in Francia contro la riforma pensionistica, i manifestanti hanno invaso i binari della Gare de Lyone, la principale stazione ferroviaria di Parigi, provocando disagi alla circolazione dei treni, anche per l’Italia.
Nel pomeriggio, dalle 14, ha preso il via il corteo nella capitale che da piazza della Bastiglia punterà verso l’Operà. Altrettanto si stanno svolgendo cortei in altre città francesi. A Parigi caos nei trasporti anche per i manifestanti della CGT dello scalo Roissy Charles de Gaulle, che hanno bloccato il tratto autostradale che conduce al terminal 1 dell’aeroporto. Anche l’aeroporto di Orly, come il Charles de Gaulle, sono in stato di allerta per il progressivo diminuire delle riserve di cherosene per lo sciopero contro la riforma pensionistica che sta bloccando una raffineria in Normandia. E non va meglio alle stazioni di benzina e gasolio nelle stazioni di servizio in tutto il Paese.