La proposta del Governo Meloni, dopo aver voluto cancellare il RdC, si chiamerà Mia, ovvero: Misura Inclusiva Attiva che partirà nel settembre del 2023.
Con la Mia, ne beneficeranno solo 2 platee di famiglie:
- Famiglie in difficoltà economica senza persone occupabili, con almeno un minorenne, un over 60 o un disabile
- Famiglie in difficoltà economiche che hanno soggetti occupabili (almeno un componente fra i 18 e i 60 anni)
Riguardo agli importi, le famiglie senza occupabili, dovrebbero ricevere circa 500 euro al mese per 18 mesi più proroga per altri 12 mesi.
Per gli occupabili, sono previste cifre sui 375 euro per 12 mesi e proroga di 6 mesi. Per riavere il sussidio, bisogna attendere un trascorso di 18 mesi circa.
Inoltre, la bozza prevede un abbassamento del tetto massimo dell’ISEE, che da 9.360 euro dovrebbe passare a 7.200 euro.
La residenza in Italia da 10 passa a 5 anni (i 10 anni sono stati bocciati dall’ UE).
Gli occupabili che si iscriveranno alla piattaforma nazionale, dovranno ricevere offerte congrue di lavoro (anche di 30gg di lavoro) e, basta rifiutare la prima proposta di lavoro, per vedersi decadere il sostegno economico.
La cumulabilità per mantenere il sussidio, sarà fino a 3mila euro l ‘anno per tutti i tipi di contratto, anche quelli a termine.
I dubbi restano molti, come ad esempio: il lavoro, la formazione e tutti quei progetti d’inclusione che negli anni sono stati sempre e solo degli slogan ma mai dei veri e propri percorsi di rilancio occupazionale.
Insomma, da questa prima bozza, sembra chiaro che per un risparmio di circa il 30% sulla vecchia misura economica (RdC), non ci sono nuove idee per dare un sostegno reale ad una parte del paese che si trova stretto nella morsa della crisi sociale, dall’aumento dell’inflazione.
Diversamente, sembra solo una manovra fatta per risparmiare sulla pelle dei poveri.
Crediamo che questa proposta sia una presa per i fondelli, non una vera discussione sulla reale necessità del reddito!
Marzo 2023
CUB Legnano