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Il ritorno di Tavares presso la FCA di Piedimonte S.G.

COMUNICATO STAMPA DELLA FLMUniti CUB RIGUARDO LA VISITA DEL CEO STELLANTIS, CARLOS TAVAREZ, PRESSO LO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI PIEDIMONTE SAN GERMANO (FR)

La visita dell’amministratore delegato di Stellantis, Tavares, avviene nel momento più difficile per gli operai dello stabilimento produttivo di Piedimonte San Germano. L’occupazione e ai minimi storici, le condizioni igieniche sanitario fatiscenti. I salari sono falcidiati dalla cassa integrazione e dalla pesante perdita del potere d’acquisto, i ritmi di lavoro sono inumani, centinaia di operai dell’indotto hanno già perso il lavoro negli ultimi tre anni e le prospettive occupazionali sono sempre più incerte.

L’annuncio di qualche giorno fa di altri trecento esuberi strutturali da gestire con gli esodi incentivati, del resto, rappresenta il segnale del pesante ridimensionamento del nostro sito produttivo e dell’intera industria automobilistica italiana.

Quella di Tavares è la seconda visita allo stabilimento di Piedimonte. La prima volta fu poco più di due anni fa, il 21 gennaio 2021 e in quell’occasione si parlò di grande attenzione per lo stabilimento produttivo, di asset strategico dell’Industria automobilistica e, sindacati e politici locali scrissero di rilancio del sito, di occasione, di crescita e sviluppo del territorio, nonché di investimenti, centinaia di assunzioni, nuovi modelli di automobili e un roseo futuro occupazionale.

Ebbene, subito dopo la visita di Tavares furono dichiarati 1.000 esuberi strutturali, un anno di cassa integrazione in solidarietà, divenuti poi due anni e l’inizio della “macelleria” nell’indotto, con centinaia di altrettante dichiarazioni di esuberi.

Negli ultimi due anni a Piedimonte S.G. si è lavorato alla “giornata” e senza alcun controllo e interposizione da parte dei sindacati confederali, che hanno completamente assecondato tutte le velleità padronali senza battere ciglio, limitandosi a inviare i messaggini con i quali comunicano la cassa integrazione per il giorno dopo.

Negli ultimi tre anni, in buona sostanza, più che automobili, si è prodotto solo cassa integrazione ed esodi incentivati.

Ironia della sorte, la visita di Tavares agli stabilimenti Stellantis in Italia avviene proprio a poche settimane dall’annuncio dell’apertura di nuove fabbriche in Marocco e in Algeria, dove saranno prodotti ameno sei modelli, a discapito degli stabilimenti italiani.

Le visite degli amministratori delegati agli stabilimenti Stellantis in Italia, ormai si è capito, servono solo a tagliare, tagliare e tagliare. Tagliare le lavorazioni, tagliare i costi di produzione e tagliare i posti di lavoro. E questa volta non serviranno i proclami trionfalistici dei cortigiani del sindacato confederale e della politica locale a mascherare una situazione divenuta ormai insostenibile. Non serviranno, perché gli operai nel tempo hanno imparato a diffidare dalla propaganda. Dalla visita di Tavares a Piedimonte ci aspettiamo, anche questa volta, tanti proclami e tanto ottimismo, salvo poi verificare, purtroppo, sulla nostra pelle, che l’ottimismo vale solo per gli azionisti.

Per evitare l’agonia e la desertificazione della zona industriale del cassinate, serve un ritrovato attivismo conflittuale da parte degli operai e un blocco sociale antagonista, con studenti, lavoratori e cittadini democratici, che rilanci l’azione sindacale del nostro territorio. Bisogna, in buona sostanza, superare il senso di impotenza che pervade le masse popolari e impedire che il nostro sia un mero territorio di conquista padronale.

Cassino 06/03/2023

Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – Confederazione Unitaria di Base

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