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Il settore Spettacolo rifiuta la manovra del Governo

Il Governo Meloni tradisce i lavoratori e le lavoratrici dello Spettacolo: tutto il Settore rifiuta la manovra denunciandone contraddizioni e incongruenze.

Le lavoratrici e i lavoratori del settore spettacolo, le associazioni di categoria, i coordinamenti autorganizzati e i Sindacati respingono unitariamente l’impostazione data dal Governo al decreto legislativo volto al riordino e alla revisione degli ammortizzatori e delle indennità in materia di spettacolo, votato in via definitiva il 15/11/2023 presso le commissioni congiunte Lavoro e Cultura. Il provvedimento tradisce lo spirito della Legge Delega votata nel 2022 che prevedeva di istituire un’indennità di discontinuità strutturale e permanente, e peggiora la drammatica e complessa gestione dei rapporti lavorativi non favorendo l’emersione del lavoro nero, distraendo fondi già stanziati e limitando l’accesso al welfare tramite l’introduzione di un ennesimo, inutile e offensivo bonus annuale, per di più non cumulabile con altri istituti universali quali maternità, infortunio e malattia.
Abbiamo ripetuto sia pubblicamente che nelle commissioni parlamentari il netto rifiuto alla norma governativa, ma l’attuale maggioranza non ha ascoltato le parole di lavoratori e lavoratrici; pertanto, a Milano, Roma, Napoli e altre città, avrà luogo una mobilitazione congiunta per ribadire che la riforma dello spettacolo deve rispondere alle reali esigenze del settore riconoscendone le peculiarità attraverso l’introduzione di forme di welfare in linea con gli altri paesi europei.

Lunedì 27 novembre, dalle h 11:00 alle h 14:00 lavoratori e lavoratrici si riuniranno in Assemblea nei luoghi simbolo dello spettacolo per costruire insieme la necessaria risposta a questo grave attacco al mondo della Cultura e del Lavoro.

coordinamento Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo

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