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Mauro Gennari attende giustizia

VICENDA MAURO GENNARI/INPS: LA CORTE DI CASSAZIONE NEGA A MAURO LA GIUSTIZIA CHE AVREBBE MERITATO
Con sentenza del 23/2/2023 la Corte di Cassazione ha respinto l’ennesimo ricorso di Mauro Gennari contro il suo illegittimo, immotivato e immorale licenziamento ponendo fine così alle sue speranze di vedersi riconosciuta la giustizia che avrebbe meritato. Anche la Corte di Cassazione, al pari dei precedenti giudici del lavoro, ha ignorato inspiegabilmente atti, fatti e norme e ha riconosciuto non viziata da legittimità la sanzione disciplinare impugnata. Perché?

A tale Corte, Mauro ha presentato ricorso per un evidente vizio di legittimità del suo licenziamento: la violazione da parte dell’Inps del termine perentorio per la contestazione di 39 (su 44) pratiche ritenute lavorate irregolarmente e oggetto del licenziamento. L’art. 55 bis del D.Lgs n. 165/2001 infatti stabilisce che l’Ufficio dei procedimenti disciplinari (UPD) provvede a contestare al lavoratore i fatti ritenuti di rilevanza disciplinare entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della segnalazione ovvero dal momento in cui ne abbia avuto conoscenza (oltrepassato tale termine la contestazione è da ritenersi nulla).

Comunicato Cub Pubblico Impiego che ripercorre la vicenda di Mauro Gennari e il suo sviluppo giudiziario

L’unico rimedio per sanare questa grave ed evidente ingiustizia – conclude il comunicato CUB Pubblico Impiego INPS del 6 marzo 2023 – è disporre l’immediato reintegro in servizio di Mauro.

Lettera aperta di Mauro rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori Inps

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