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Padova: Presidio di Unione Inquilini il 23 marzo, davanti Palazzo Moroni

Padova: A tutti gli inquilini ATER è arrivata una mail dall’ente. Dice che non rinnoverà il contratto a chi non ha pagato 3 mesi di affitto o di condominiali entro il 30 giugno.

Da anni ATER non ascolta le legittime rimostranze degli inquilini di molte case popolari a cui chiedono 300, 400, 600 euro al mese per le spese condominiali, spesso dovute a manutenzione inefficace. Adesso minaccia di sfratto chi non ha potuto pagare.

Nel frattempo, a seguito dei necessari lavori che in alcuni blocchi sono stati eseguiti, non con soldi di ATER ma del PNRR e del 110%, ci saranno degli aumenti degli affitti: la legge 39/17 lo permette, si parla anche di 200 euro in più.
Il Comune, intanto, convoca tavoli su tavoli con le banche e le fondazioni parlando di “social housing” che niente ha a che vedere con le case popolari di cui c’è invece bisogno; a chi non riesce a pagare le condominiali, propone un contributo dopo giravolte e lungaggini. Ora potenzialmente pendono centinaia di sfratti e le case sfitte non vengono recuperate e rese abitabili: ecco il risultato di non aver voluto affrontare complessivamente il problema.

Perciò è necessario mobilitarci a Padova, coordinandoci con la mobilitazione lanciata dall’Unione Inquilini e altre organizzazioni in tutto il Paese https://fb.me/e/59UkFKlo1

👉 Tre rivendicazioni chiare al Sindaco, al Prefetto e ad ATER di Padova:

  1. Contro ogni sfratto nelle case ATER
  2. Per spese condominiali sostenibili e trasparenti
  3. Contro qualsiasi aumento insostenibile degli affitti ATER

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