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Rinnovo Ccnl autoferrotranvieri

RINNOVO DEL CCNL Autoferrotranvieri:

CgilCislUilUgl e Faisa avallano aumenti salariali ridicoli;
Il Governo rinvia lo stanziamento delle risorse economiche;
Le aziende scaricano le responsabilità e se ne lavano le mani
 

PER I LAVORATORI SI PREPARA IL DANNO OLTRE LA BEFFA.

VANNO FERMATI!

Gira che ti rigira, sono i lavoratori a essere chiamati a pagare il prezzo di quello che appare sempre un inaccettabile gioco delle parti, inscenato da sindacati complici, aziende e Governo a danno dei lavoratori.

Mentre le “solite” OO.SS. hanno sottoscritto l’11.12.2024 un’intesa preliminare di rinnovo del CCNL degli Autoferrotranvieri, senza alcun mandato della categoria e prevedendo adeguamenti salariali solo del 6% delle retribuzioni, con una inflazione reale che ha superato l’16% negli anni precedenti, il Governo continua a rendere indisponibili addirittura le risorse economiche necessarie per garantire gli aumenti ridicoli concordati.

Del REFERENDUM, nonostante la richiesta dei lavoratori, azienda e sindacati complici non parlano e anzi fingono di non sapere e non sentire quale sia la volontà degli autoferrotranvieri.

Chiara la missiva inviata ieri dalle Associazioni Datoriali al Ministero dei Trasporti, dopo l’ennesimo slittamento della riunione del 19.2.2025 fissata per il “varo” dell’intesa preliminare: tentano di lavarsene le mani e di scaricare le responsabilità sul Governo, riservandosi però di osannare un accordo che infligge ai lavoratori aumenti salariali ridicoli ma che, a detta delle aziende, garantisce di poter continuare a sfruttare i lavoratori (“la tenuta complessiva del quadro delle relazioni industriali nel settore”).

RIAPRIRE LA TRATTATIVA E PREPARARE IL REFERENDUM

Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub Trasporti ritengono inaccettabile che si continui a mortificare la professionalità di oltre 100.000 lavoratori che garantiscono la mobilità in tutta l’Italia.

1. E’ doveroso che l’Intesa preliminare del CCNL degli autoferrotranvieri sia sottoposta al REFERENDUM della categoria e che si riaprano le trattative per garantire il reale mantenimento del potere di acquisto delle retribuzioni.

D’altra parte, se Cgil e Uil si sono rifiutate di sottoscrivere il rinnovo dei contratti del pubblico impigo, denunciando l’irrilevanza di un aumento del 6% circa della retribuzioni, è inaccettabile che le stesse OO.SS. siglino aumenti salariali per gli autoferrotranvieri inferiori al 6% stesso?

La categoria ha la necessità e l’urgenza di far ripartire le mobilitazioni, nella consapevolezza di avere contrari sia le OO.SS. firmatarie del “contratto della miseria”, sia il Governo e le aziende.

LA VERTENZA DEGLI AUTOFERROTRANVIERI NON DEVE E NON PUÒ CHIUDERSI CON L’ENNESIMA SCONFITTA DEI LAVORATORI.

21.02.2025 ​​       AdL Cobas – Cobas Lavoro Privato – SGB – Cub Trasporti

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