UN’ALTRA GIORNATA DI MOBILITAZIONE
PER: I DIRITTI, LA SALUTE, LA SICUREZZA, I SALARI, UN SERVIZIO DI QUALITÀ E LA DEMOCRAZIA SUL LAVORO.
CONTRO: LE ESTERNALIZZAZIONI E LE LIBERALIZZAZIONI.
Il bilancio definitivo si farà al termine della giornata di mobilitazione ma a poche ore dall’inizio dello sciopero degli addetti alle attività ferroviarie si può già confermare che l’adesione della categoria è crescente: numerose le cancellazioni ed i ritardi da nord a sud del nostro Paese.

Chiare le rivendicazioni alla base dello sciopero di 24 ore indetto dalla Cub Trasporti, insieme a Sgb e proclamato per 8 ore anche da Usb, nonché ampiamente sostenuto dall’Assemblea Nazionale PDM/PDB (Personale di Macchina e di Bordo), quale esperienza di organizzazione dal basso e trasversale: una riduzione dell’orario di lavoro e una revisione della sua articolazione che faccia cessare turni, spesso insostenibili e dannosi, per le necessarie garanzie a tutela sicurezza del personale e dei viaggiatori, per un adeguamento dei salari che per alcuni istituti si attende da circa 20 anni, per un servizio di qualità anche sulle tratte regionali e locali (…quelle del pendolarismo popolare), contro le politiche di esternalizzazione, alla base di numerosi incidenti e contro le logiche di liberalizzazione.
Lo sciopero degli addetti alle attività ferroviarie sta riuscendo nonostante i costanti tentativi di boicottaggio messi in atto da numerose aziende, tra tutte Trenitalia, anche a danno dei passeggeri, ai quali si è dichiarato garantito un servizio che non è stato possibile assicurare, per l’altissima adesione all’astensione dal lavoro.
Non stanno impedendo la partecipazione di massa alla mobilitazione neppure i maldestri interventi della Commissione di Garanzia, ogni giorno di più schierata a difesa delle forzature datoriali, per impedire il libero esercizio del diritto di sciopero, anche se effettuato nel rispetto delle norme esistenti, quelle che il Governo vuole ulteriormente irrigidire e che nei fatti la Commissione stessa, sta stravolgendo interpretando supinamente il mandato assegnatole all’atto delle nomine dei Commissari dell’organismo di vigilanza sugli scioperi .
Non è certo la canea mediatica strumentalmente agitata contro gli scioperanti a diminuire l’importanza della mobilitazione in atto, che sta mettendo a nudo l’assenza di una pianificazione industriale e gestionale di uno dei settori strategici del Paese: la cialtroneria istituzionale e manageriale con cui si tentano di nascondere le ragioni dei quotidiani disservizi è ormai intollerabile e non più sopportata da chi, come gli addetti alle attività ferroviarie, ogni giorno, garantisce il servizio, nonostante la situazione e le condizioni che è costretto a subire.
Lo sciopero proseguirà per l’intera giornata e al suo termine i lavoratori, insieme alle loro OO.SS. di base proclamanti e all’Assemblea PDM/PDB, valuteranno di programmare le prossime iniziative, fino a quando il Ministero dei Trasporti ed il Governo, apriranno un tavolo di confronto, chiamando tutte le OO.SS. e le controparti datoriali, per impegnarsi ad affrontare e risolvere le questioni poste nell’interesse dei lavoratori e dell’utenza.
26.1.2025
C.U.B. TRASPORTI
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