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Sciopero nazionale scuola e università 31 ottobre

UN’IPOTESI DI CONTRATTO CHE TAGLIA LE RETRIBUZIONI DEL PERSONALE.

IN COMPENSO IL GOVERNO TAGLIA I POSTI DI LAVORO E QUANTO PREVISTO DALLA CARTA DOCENTI.

Come da consuetudine consolidata nei decenni, le risorse che il governo pone a “disposizione” per il rinnovo del contratto 2022-24 del personale della scuola sono inferiori a un terzo rispetto all’inflazione che abbiamo subito in questi tre anni. In pratica quelli che sono spacciati per “aumenti” delle nostre retribuzioni costituiscono solo un recupero parziale ed erogato in ritardo. Una proposta che và rispedita al mittente visto che serve ben altro per un contratto accettabile.
Ma non basta, il governo riesce nell’impresa di coprire il costo di parte della sua generosa concessione grazie al taglio di migliaia di posti di lavoro.
Infatti l’articolo 110 della prima bozza della legge di Bilancio “Misure di revisione della spesa” recita: “A decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva di cui all’articolo 1, commi 64 e 65, della Legge 107 del 13 luglio 2015, è ridotta di 5.660 posti dell’organico dell’autonomia. Si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità.
In pratica fra personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario si prevede di tagliare quasi 8.000 posti di lavoro.

Sulla carta docenti poi la cifra prevista, 500 euro, non è detto che sia la stessa anche nei prossimi anni. Le parole “nominale di euro” – si legge in manovra – sono sostituite da “fino ad euro” ed è aggiunto questo periodo: “Con decreto del ministero dell’Istruzione, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, sono definiti i criteri e le modalità di assegnazione della Carta nonché annualmente l’importo nominale della stessa sulla base del numero dei docenti di cui al primo periodo e delle risorse”.

Anche in questo caso a una concessione assolutamente parziale, la “Carta docenti” sinora prevista solo per il personale di ruolo è riconosciuta solo ai supplenti al 31 agosto creando un’inaccettabile divisione fra i/le colleghi e le colleghe precari/e si accompagna una più che probabile riduzione del suo importo.

Segreteria nazionale Cub Sur, 29 ottobre 2024

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIULIA BERTELLI (CUB SUR TORINO), “La Scuola scende in piazza”, le ragioni dello sciopero – Radio Grad, 29 ottobre 2024

LA MANIFESTAZIONE DI TORINO A PARTIRE DALLE ORE 10 IN C.SO VITTORIO EMANUELE II, 70

 

 

 

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