E’ di pochi giorni fa una prima sentenza del tribunale di Milano ( leggi l’articolo ) favorevole in prima istanza alla causa intentata da un gruppo di lavoratori Atm, organizzati sotto la sigla sindacale Autoferrotranvieri uniti – che raccoglie vari sindacati di base – ai quali viene riconosciuto un risarcimento per le ore di straordinario effettuate in esubero rispetto a quanto sarebbe consentito
Si tratta di una pratica ormai consueta, quella di chiedere molte ore di straordinari ai lavoratori, i quali volente o nolente accettano vuoi per integrare lo stipendio che in una citta’ come Milano e’ ai limiti, vuoi per adeguarsi a quanto richiesto da Atm dove il personale viaggiante e’ sotto organico, una delle principali problematiche che da anni i sindacati denunciano e che, insieme alla sicurezza, e’ al centro delle rivendicazioni e degli scioperi.
I PRIMI COMMENTI ALLA SENTENZA
Riportiamo di seguito la breve video intervista all’ad di Atm Arrigo Giana (Mia News, 19 febbraio 2025) e il commento alle queste dichiarazioni da parte di un autista Atm iscritto Cub e Autoferrotranvieri Uniti.
Trascrizione intervista a Enrico Giana:
(MIANEWS) Milano, 19 FEB – “Stiamo valutando, quando avremo la sentenza leggeremo le motivazioni e vedremo come comportarci”. Lo ha detto l’ad di Atm Arrigo Giana, a margine della presentazione dei nuovi tram che circoleranno per Milano, i tramlink, in merito alla condanna da parte del giudice del lavoro al risarcimento di 16 conducenti per il “danno da usura psico-fisica” procurato dalle ore di straordinari. A chi gli domandava se siano preoccupati, “No – ha risposto Giana – ovviamente se c’è una sentenza che sarà confermata in tutte le sedi non potremmo che eseguirla“. L’ad dell’azienda del trasporto pubblico milanese ha continuato evidenziando che “lo straordinario è parte integrante dell’organizzazione del lavoro e ovviamente noi stiamo lavorando su un altro aspetto che è quello della qualità del lavoro e della conciliazione del tempo privato con il lavoro. Noi stiamo lavorando con i rappresentanti dei lavoratori, abbiamo lanciato un sondaggio interno assieme ai sindacati tra i lavoratori e chiaramente la nostra sfida, che è quello che stiamo facendo, è cercare di rendere sempre più vicina l’organizzazione del lavoro alle esigenze delle persone che lavorano in Atm. Questo non vuol dire che cambieremo l’organizzazione, la renderemo più vicina alle esigenze dei lavoratori. Ci auguriamo che questo aiuti anche a mantenere attrattiva la professione di tranviere, di autista e quindi ci aiuti anche a proseguire in quel processo di nuova assunzione che stiamo portando avanti“.
Cosa ne pensano lavoratori e sindacati:
“Sono un autista ATM, iscritto ai sindacati autonomi CUB ed AUTOFERROTRANVIERI UNITI, e nell’ascoltare l’intervista rilasciata dal capo della mia azienda sono rimasto amareggiato e offeso. Amareggiato per il clima sarcastico verso tutti noi conducenti, più o meno costretti a rispondere alle pretese aziendali, e offeso per come è stata derubricata la problematica dell’organizzazione del lavoro nel TPL a Milano, che la vertenza sugli straordinari eccessivi ha fatto emergere.
Le affermazioni fatte impongono una presa di posizione da parte di noi colleghi, a sostegno di coloro che hanno fatto la causa, che avrà certamente un seguito popolare: io sarò tra quelli.
Parto dalla risatina collettiva che vorrebbe far passare come furbetti i miei colleghi che hanno promosso e vinto la causa! Ma il dott. Giana è a conoscenza del fatto che chi si sottrae nel fare gli straordinari è passibile di ritorsioni e dispetti da parte dell’ufficio operativo, che li accusa di essere poco collaborativi? Lo sa il dott. Giana che noi autisti abbiamo solo 75 giorni di riposo all’anno, malgrado il nostro lavoro sia altamente stressante? Lo sa il dott. Giana che nei nostri turni, se vi comprendono le 13 giornate di festività nazionali annuali, diventano lavorativi senza alcun riposo compensativo? E infine, ma non per importanza, lo sa il dott. Giana che è raro trovare un autista che sia riuscito ad usufruire tutte le giornate di ferie annuali e che non abbia un considerevole numero di ferie accantonate non fatte? Perché se chi ha rilasciato quell’intervista, che è stata largamente diffusa, ne è a conoscenza, quel sorriso sarcastico ci offende profondamente!
E il dott. Giana ne è consapevole, e lo rivela nell’intervista, quando afferma che lo straordinario è “parte integrante dell’organizzazione del lavoro”: mi spiega allora come si possa soddisfare l’esigenza produttiva se non costringendo me e i miei colleghi ad accettare, con le buone o con le cattive, ad allungare l’orario di lavoro già di per sé pesante? La verità è che ci arrangiamo come possiamo, per conciliare straordinari, lavoro, vita familiare e impegni personali, cercando troppo spesso di accondiscendere alle richieste dell’azienda, altro che organizzazione vicina e attenta alle esigenze dei lavoratori.
Sarebbe davvero interessante conoscere le ipotesi del dott. Giana, che ride per il bisogno di straordinari: e quando lo stipendio non basta? E allo stesso tempo come pensa di garantire lucidità e reattività negli autisti per garantire la sicurezza e l’incolumità loro e dei cittadini?
Non è questa causa vinta, e nemmeno quelle passate o future, a incidere sui costi del bilancio aziendale. Non lo sono nemmeno gli scioperi che insistono nel cercare di fare capire che la situazione è drammaticamente al collasso. Ciò che incide sul bilancio, e sulla qualità del servizio reso, è una gestione e organizzazione del lavoro e dei lavoratori non all’altezza della situazione contingente.
Giana dice di non essere preoccupato. Io sì, e come me tanti colleghi e molti cittadini utenti.”