SFRATTI NEL 2022: DATI SCONVOLGENTI E DRAMMATICI. ESPLODONO LE ESECUZIONI CON LA FORZA PUBBLICA, DILAGANO LE RICHIESTE DI ESECUZIONE, AUMENTANO LE SENTENZE.
DICHIARAZIONE DI SILVIA PAOLUZZI, SEGRETARIA NAZIONALE UNIONE INQUILINI
“Dati clamorosi e drammatici:
Oltre 30000 esecuzioni con la forza pubblica (+218,60%)
Si sfiorano le 100 mila richieste di esecuzione (+ circa 200%)
Quasi 42 mila le nuove sentenze (+ circa 10%).
E ancora non è calcolato l’impatto dell’azzeramento dei fondi azzerati dal Governo (il taglio parte dal 2023).
Uno tsunami che travolge la coesione sociale nelle città, effetto della mancanza di politiche sociali e di qualsiasi forma di intervento pubblico, effetto della devastante deregulation degli affitti turistici che il Governo lascia senza limiti e controlli.
Una situazione insopportabile a cui il Governo risponde con cinica indifferenza, apprestandosi a negare anche in questa legge finanziaria il piccolo ombrellino di protezione del fondo sostegno affitti e per la morosità incolpevole.
Chiamiamo alla mobilitazione e alla lotta.
A partire dalla manifestazione “La Via Maestra” del 7 ottobre, alla campagna “Ottobre Sfratti Zero” (Si tratta di due iniziative che vedono la partecipazione di Unione Inquilini. Il 7 ottobre a Roma ci sarà una manifestazione promossa da moltissime reti e associazioni tra queste la Rete dei Numeri Pari che in Italia vede l’adesione di 700 associazioni. Nella rete dei Numeri Pari, Unione Inquilini con Silvia Paoluzzi che coordina il focus all’abitare. La Rete Numeri Pari ha elaborato un’agenda sociale. Con le proposte contenute nell’agenda sociale e con la sua autonomia la Rete e Unione Inquilini partecipano alla manifestazione del 7 a Roma, in particolare contro l’autonomia differenziata. Le giornate sfratti zero sono una iniziativa internazionale promossa dalla Alleanza Internazionale degli abitanti il cui coordinatore globale è Cesare Ottolini di Unione Inquilini www.habitants.org
Dal 2012 ogni 10 ottobre in Italia è la ‘giornata sfratti zero’ con iniziative mediamente in 40/50 città italiane. Quest’anno le iniziative sfratti zero si articoleranno tra il 10 e il 17 ottobre e si intreccieranno con le mobilitazioni degli universitari del movimento delle tende.)
Ci appelliamo alle forze sociali, sindacali e politiche: la sofferenza abitativa esplode. Serve una grande mobilitazione unitaria per chiedere il rifinanziamento dei fondi soppressi e l’avvio di una nuova politica dell’abitare, a partire dal recupero e l’assegnazione degli alloggi pubblici vuoti e da un piano per l’incremento dell’edilizia residenziale pubblica a canone sociale.”
SFRATTI. UNA FOTOGRAFIA DEL PAESE REALE: LA SOFFERENZA ABITATIVA QUESTIONE NAZIONALE, CHE DALLE GRANDI AREE URBANE TRACIMA E COINVOLGE ORMAI TUTTO IL TESSUTO ABITATIVO DEL PAESE. EVIDENTE L’EFFETTO DELLA DEREGOLAZIONE SELVAGGIA DEGLI AFFITTI BREVI. NON RIFINANZIARE I FONDI SOPPRESSI E’ UN CRIMINE SOCIALE.
Dichiarazione di Silvia Paoluzzi, Segretaria nazionale Unione Inquilini.
“La crisi morde e crescono le disuguaglianze. Malgrado qualche associazione della proprietà cerchi di “giocare” con i numeri, cercando di far passare per “normale” una situazione di terribile sofferenza abitativa e il governo faccia finta di niente, come per tentare di nascondere sotto il tappetino la realtà, i dati finalmente resi noti con un ritardo inconcepibile, e dopo numerosi interventi e comunicati stampa del nostro sindacato, squarciano in maniera indiscutibile il velo di ogni ipocrisia. Si conferma ancora un volta come la stragrande maggioranza degli sfratti sia per morosità (più dell’80% delle nuove sentenze) e come solo il 6,72 % delle sentenze emesse sia per necessità del proprietario.
Oltre 30.000 esecuzioni con la forza pubblica nel 2022, vuol dire 150 famiglie al giorno buttate in strada, senza che, nella stragrande maggioranza dei casi, vi sia un intervento pubblico di presa in carico delle fragili economiche, sociali e sanitarie.
Centomila richieste di esecuzioni forzata, con un incremento del 200%, vuol dire che si rischia nel prossimo anno un ulteriore incremento degli interventi della forza pubblica.
Ripetiamo un dato che sembra non essere stato compreso: dal 2023 non ci sono neanche più i fondi del fondo sociali affitti e per la morosità incolpevole, azzerati dal governo nella scorsa legge di bilancio,, questione che si somma all’abbattimento del reddito di cittadinanza, che prevedeva un contributo per l’affitto fino a 280 euro al mese.
Intanto, forniamo una sintetica analisi dei dati pubblicati che dimostrano come la questione della sofferenza abitativa rappresenti un nodo che riguarda l’intero Paese, da Nord a Sud e gli effetti devastanti che stanno producendo la deregolazione selvaggia degli affitti brevi e turistici. Solo alcuni dati.
Richieste di esecuzione: Milano + 647,90%; Perugia + 2511,11%; Firenze + 275%; Roma+ 200,55%; Massa Carrara + 405,48%; Terni + 316,44%; Ancona + 379,28%; Fermo +535,56%; Palermo e Messina (oltre il 330%); Vercelli (+ 396,43%); Aosta + 307,46%; Varese + 381,40%.
Sfratti eseguiti con la forza pubblica: Venezia + 587,07%; Milano + 611,63%; Napoli + 287,81%; Roma +364%; Messina + 321%; Padova +342,71%;Firenze + 340%; Trieste +257,15%; Bolzano + 221,05%.
Parlavamo gli anni scorsi di una bomba ad orologeria gettata nel ventre profondo della sofferenza sociale delle città. Ora siamo giunti al count down. Il governo Meloni per quanto ancora vuole ignorare questa situazione? Ricordiamo come la maggioranza in una recente mozione approvata dalla Camera, abbia indicato la necessità di un rifinanziamento dei fondi azzerati e che anche il ministro Salvini, rispondendo a una interrogazione delle opposizioni, abbia dichiarato il suo intendimento ad agire in tale direzione. Nella NADEF, però, la questione viene elusa. E’ chiaro che governo e maggioranza si apprestano a un nuovo voltafaccia.
Chiamiamo a una forte mobilitazione!”