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Strage di lavoratori sulla linea ferroviaria Torino-Milano

Sono addetti alle manutenzioni ferroviaria e sono dipendenti di una società di appalto, una delle tante a cui si affidano le attività della filiera produttiva in ferrovie, come in altri settori dei trasporti e non solo.

La magistratura accerterà le cause di tale ennesima strage che, in ogni caso, costringe tutti ad aggiornare il drammatico conto dei morti e feriti sul lavoro, ormai cresciuto a livelli esponenziali anche quest’anno.

Sono in molti a parlare di incidente, di casualità, di errore umano, di mancata comunicazione, di sbaglio occasionale. Insomma di casualità.

Tutto ciò è falso. La realtà è ben diversa e tutti la conoscono: LA PRETESA DI RISPARMIARE, DI TAGLIARE I COSTI DI PRODUZIONE, DI AUMENTARE I PROFITTI E ABBATTERE I SALARI, DI PRECARIZZARE, HA CONSEGUENZE INEVITABILI ED INACCETTABILI. IL RISULTATO È UNA STRAGE DI VITE UMANE DI LAVORATORI.

E’ ora di mettere sul banco degli imputati l’intero sistema degli appalti e subappalti, i processi di privatizzazione e di liberalizzazione, il taglio dei costi sulla sicurezza, la precarietà: ALTRO CHE MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO E ABBATTIMENTO DEL COSTO DEI BIGLIETTI PER I PASSEGGERI. LA VERITÀ È BEN DIVERSA E NON PUÒ PIÙ ESSERE TACIUTA E NASCOSTA.

Il Ministro Salvini dice di voler sapere perché il treno percorreva un binario ove si stavano effettuando delle manutenzioni sulle rotaie. Tutti lo vogliamo sapere.

Tutti però sappiamo bene che il lavoro per molti è una chimera e che troppo spesso si è trasformato in una vera e propria schiavitù, in un sistema in cui crescono i profitti per le aziende e si comprimono i salari e i diritti per i lavoratori mentre si tagliano le tutele per la sicurezza e la tutela degli addetti, ma anche per gli utenti del servizio.

I Governi che si succedono fingono di non sapere quale sia il problema che va affrontato e sradicato. Fingono di non capire che se si vuole mettere fine allo stillicidio di morti sul lavoro, oltre ad appesantire le condanne fino all’omicidio sul lavoro dei responsabili, VA MESSO IN DISCUSSIONE L’INTERO SISTEMA DI PRODUZIONE, BANDENDO LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI, FIGLIO DELLE PRIVATIZZAZIONI, DEGLI APPALTI E SUBAPPALTI E DELLA PRECARIETÀ.

E’ di questi giorni l’annuncio che il Governo, presumibilmente per fare cassa, si vuole avventurare in una nuova stagione delle privatizzazioni, mettendo all’asta porti, infrastrutture e l’intero sistema del TPL nazionale: Vanno fermati prima che sia tardi.

LA CUB TRASPORTI NELL’ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETÀ AI FAMILIARI E AI COLLEGHI DEI CADUTI SUL LAVORO DI QUESTA NOTTE, A BREVE PROGRAMMERÀ L’INDIZIONE DI UNO SCIOPERO GENERALE DELL’INTERO COMPARTO DEI TRASPORTI: è ora di fermare lo sfruttamento dei lavoratori e il conseguente stillicidio di morti sul lavoro, nonché serve archiviare la stagione degli appalti, subappalti, della precarietà, dei tagli alla sicurezza e alla salute.
Serve una mobilitazione determinata e complessiva per mettere fine alla guerra in atto contro i lavoratori.

31 agosto 2023

CUB Trasporti

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