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Swissport promette assunzioni, intanto restano a casa tanti ex-Alitalia

La Swissport Italia si ripete: con un nuovo comunicato del 6.2.2024, ha ribadito quanto aveva già annunciato, sempre a mezzo stampa, il 5.12.2023.

Nella sostanza Swissport Italia rinnova la promessa di “dare lavoro” ad altri 400 ex-dipendenti Alitalia, in aggiunta alle assunzioni fatte a luglio 2022 che dichiara essere 2300 (alla Cub Trasporti risultano Fco molti di meno e moltissimi a tempo determinato), se il TAR del Lazio accoglierà il suo ricorso contro l’esito del bando di riordino dell’aeroporto di Fiumicino, che l’ha esclusa dagli aggiudicatari dei permessi ad operare nei servizi di rampa e pista.

La storia è quella nota: la Swissport, esclusa dagli aggiudicatari del bando, è ricorsa al TAR mentre l’Enac ha preferito attendere il pronunciamento del Tribunale amministrativo del Lazio prima di conferire al Leonardo da Vinci l’incarico ad Airport Handling, insieme ad Aviapartner e Aviation Service.

La Swisport Italia, oltre a ribadire le promesse occupazionali, senza però dettagliare se saranno assunzioni stabili o precarie, annuncia per il 2024 “un investimento per 11 mln di euro per il rinnovo ed l’elettrificazione della flotta dei mezzi di movimentazione a terra”, subordinandotale esborso all’accoglimento del ricorso al TAR.

E chiaro che un tale sforzo comunicativo ha il malcelato obiettivo di condizionare l’esito di questa vicenda ed una competizione in cui i lavoratori sono usati come “carne da cannone” per alimentare l’artiglieria di una informazione che intende mettere sotto tiro chi dovrà decidere l’epilogo di questa telenovela che si protrae da tempo.

Senza ripeterci sulle problematiche che affrontano quotidianamente i lavoratori ex-Alitalia e le loro legittime denunce che trovano tuttora conferma (ad esempio carichi di lavoro insostenibili, soprattutto in alta stagione) e senza ribadire le perplessità sulle modalità con cui i commissari AZ, nel conferire il lotto handling ad una società che oggi si batte in Tribunale per tentare di aggiudicarsi il bando di riordino aeroportuale a FCO, è importante sottolineare una questione già posta e rimasta insoluta.

Sono molti i lavoratori ex-Alitalia del lotto handling rimasti in cigs che Swissoport ha escluso dalle assunzioni, in barba ai criteri di selezione definiti nei tanto incensati (da azienda e OO.SS. mainstream) accordi sindacali: è un’altra delle tante vicende che gridano vendetta, per la mancanza di trasparenza con cui è stata gestita.

E’ paradossale che Swissport per giustificare l’esclusione di alcuni ex-dipendenti AZ a fronte del loro ricorso in Tribunale, si sia inventata motivazioni infondate, fantasiose  e prive di alcun riscontro oggettivo, talvolta al limite della legittimità.

E’ inammissibile che questo Paese sia diventato terreno di conquista per chi vuole fare affari ma che, mentre si auto-rappresenta come donatore di lavoro, pur di giustificare ciò che è indifendibile, non si impegni da subito ad assumere i lavoratori che hanno subito evidenti discriminazioni.

La Cub Trasporti ritiene che sia giunto il momento che la Swissport se davvero vuole essere credibile nelle promesse formulate, si debba da subito impegnare per sanare una situazione che non può e non deve protrarsi oltre.

L’Enac è ora che batta un colpo e decida di intervenire in difesa di chi, dopo anni in cui in aeroporto ha prestato servizio con professionalità, qualcuno vuole dimenticare ad ogni costo! 

Febbraio, 8.02.2024

CUB Trasporti

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